Sono arrivate in questi giorni due importanti conferme su progetti dedicati alla sostenibilità e al risparmio energetico presentati a finanziamento dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
Si tratta in entrambi i casi di progetti che andranno a capitalizzare l’impegno e i risultati raggiunti da Energy@school, di cui l’Unione è stata capofila negli scorsi anni, e Futuro Green per la Bassa Romagna che vede con l’approvazione dei Futuro Green 20.30 l’avvio della nuova fase green della Bassa Romagna.
A partire dal prossimo anno l’Unione entrerà a far parte del progetto Target insieme ad altri 7 partner internazionali pubblici e privati (Bruno Kessler Foundation IT, Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale Polonia, Agenzia per l’Energia di Mazovia Polonia, Agenzia per l’Energia delle regioni di Savinjska, Šaleška and Koroška SIovenia, Città di Split Croazia, Centro Energia e Innovazione di Weiz Austria, Agenzia per lo sviluppo SIPRO – FERRARA) con l’obiettivo di capitalizzare e utilizzare soluzioni, tecniche e non, di efficienza energetica degli edifici pubblici, attraverso la cooperazione transnazionale nelle città dell’area Centro-Europea. Questo sarà raggiunto raccogliendo, analizzando, adattando e implementando i risultati passati (strumenti ICT, modelli finanziari, piani d’azione, formazione, ecc.) da 8 progetti internazionali precedentemente finanziati. I risultati selezionati saranno diffusi per essere ulteriormente implementati a livello locale e regionale e integrati nelle pertinenti strategie territoriali o tematiche.
Futuro Green 20.30 rappresenta invece l’avvio delle nuove progettualità individuate all’interno dell’ormai consolidata partnership pubblico-privato (Associazioni di categoria, Ordini e Collegi professionali, Sindacati, Ausl e Romagnatech) sui temi green per il territorio della Bassa Romagna. L’Unione ha ottenuto infatti un finanziamento dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del Bando europeo Shaping fair cities, per l’avvio di attività di comunicazione/sensibilizzazione sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030.
A questo proposito sono stati individuati 9 “bisogni di sostenibilità” a cui è stata data risposta con un’azione, un servizio o strumenti dedicati che saranno oggetto di azioni di promozione e sensibilizzazione, in tutti i Comuni della Bassa Romagna, con modalità e strumenti innovativi quali ad esempio incursioni e performances di improvvisazione teatrale, l’individuazione di modalità di coinvolgimento e partecipazione per coinvolgere gruppi di cittadini interessati alle tematiche della sostenibilità ambientale e disponibili ad attivarsi per influenzare il resto della cittadinanza (green influencer e hackaton creativo). Così verranno affrontati i temi dell’Outdoor Education, della valorizzazione delle aree naturali, delle progettualità sul rischio sismico e la gestioni delle emergenze, della qualificazione energetica degli edifici e la valorizzazione del patrimonio, della rigenerazione urbana partecipata. Sarà rinnovato il progetto generazione futuro green e il focus formativo con i più giovani e sviluppato il tema dell’introduzione di servizi di mobilità pubblica e di una più efficiente gestione dei rifiuti nonché infine la sperimentazione di mezzi di trasporto innovativi, quali ad esempio le bici elettriche.
Parole di soddisfazione arrivano dal Sindaco Graziani, referente per le politiche Europee dell’Unione: “ L’ufficio Europa, a un anno dalla sua costituzione, porta a casa altri due ottimi risultati che vanno nella direzione di accompagnare e supportare la pianificazione strategica dell’Unione dei Comuni”. Sulla stessa linea anche Paola Pula, Sindaco con delega alle politiche ambientali: “i finanziamenti che ci arrivano da Regione e Unione Europea, sono sicuramente preziosi per portare avanti le linee strategiche di mandato relative in particolare alla sostenibilità e alla resilienza del territorio, dando ancora più slancio all’investimento fatto in questi anni con il progetto Futuro Green che ora si arricchisce di nuovi contenuti e strumenti in risposta agli obiettivi dell’Agenda 2030”.