Le mani… usale per sfogliare un libro. A scuola le mani si alzano solo per dire: “Presente!”. A scuola non c’è VIOLENZA. Sono solo alcune delle frasi che nella mattinata di ieri, lunedì 25 novembre, in coincidenza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, gli alunni e le alunne del corso grafico del “Persolino-Strocchi” hanno disseminato nell’edificio scolastico e lungo il vialetto di accesso alla scuola per sensibilizzare la comunità scolastica e l’intera cittadinanza a una tematica oggi più che mai di grande attualità come quella della violenza sulle donne.
Secondo quanto riportato in un recente Rapporto di ActionAid in Italia e nel mondo, in media una donna su tre dai 15 anni in su subisce, infatti, violenza o è vittima di abusi e discriminazioni. Una violenza che può assumere tanti volti diversi: dal maltrattamento fisico alla discriminazione economica, dallo stalking allo stupro e alla violenza sessuale, dalle forme più subdole e sottili di violenza verbale e psicologica fino al reato di femminicidio.
Proprio per ricordare il numero in costante aumento di donne violentate, maltrattate, umiliate e assassinate nel mondo e nel nostro Paese (nel 2019, mediamente 88 al giorno, una ogni 15 minuti, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio dei diritti dell’Istat) gli studenti dello “Strocchi”, coordinati dai loro insegnanti, hanno realizzato un’istallazione che vuol essere un invito a riflettere sulla condizione femminile nella presente fase storica e, nel contempo, un grido di denuncia contro ogni tentativo di scaricare sulle donne – sulle loro scelte di vita, sui loro comportamenti, sul loro abbigliamento, sulla loro “pretesa” di libertà – la responsabilità della violenza subita. Da qui la scelta di collocare nell’atrio, nei corridoi, nel cortile interno della scuola e lungo il viale di ingresso all’edificio scolastico diverse paia di scarpe rosse, nastri e fiori di carta riciclata dello stesso colore e, infine, un banco e una sedia con dei libri aperti, per ricordare a tutti e a tutte che è in primis con la cultura e l’educazione al rispetto verso ogni essere umano che si può sconfiggere e sradicare in profondità ogni forma di violenza e discriminazione a danno delle donne.
“Nemmeno con un fiore!”: una campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di maltrattamento
Molto attenta e sentita anche la partecipazione degli studenti e delle studentesse del corso agrario che, sotto il coordinamento dei propri docenti, hanno realizzato una vera e propria campagna di sensibilizzazione sui temi della parità di genere e del contrasto a ogni forma di maltrattamento sulle donne, con un occhio particolare alla delicata questione della violenza domestica.
Se è vero, infatti, che gli atti di violenza contro le donne possono verificarsi ovunque – per strada, sul posto di lavoro, persino sulla Rete – le indagini condotte dai centri anti-violenza
mettono in luce che nell’82% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche, nell’ambiente familiare della casa. Molto spesso sono proprio i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi (in Italia sono, ad esempio, responsabili del 62,7% degli stupri e del 38% dei femminicidi), a testimonianza del dato sempre più preoccupante della mancanza di un’educazione all’affettività che aiuti a gestire i conflitti all’interno della famiglia con gli strumenti del dialogo e ad accettare e rielaborare in modo costruttivo la fine di una relazione d’amore.
Per questo motivo, gli alunni del “Persolino” hanno scelto come slogan per la propria campagna contro la violenza sulle donne il monito “Nemmeno con un fiore!” e hanno affisso in tutto l’Istituto cartoncini rossi recanti questa scritta e margherite bianche, a simboleggiare l’urgenza di contrapporre ad ogni forma, anche sottile, di abuso e maltrattamento la cultura del rispetto e della gentilezza.
In entrambi i plessi dell’Istituto, infine, la mattinata del 25 novembre è stata dedicata a una riflessione sulla condizione della donna e sul traguardo ancora lontano della parità di genere e i docenti, nelle proprie ore di lezione, hanno invitato gli alunni a confrontarsi su queste importanti tematiche, nella prospettiva della promozione di una sempre più compiuta “uguaglianza nella diversità”.