Venerdì 15 novembre, dalle ore 20, presso le Sale della Prefettura di Piazza del Popolo, si è tenuto il “Gala IOR” di Ravenna, evento giunto alla quinta edizione che rappresenta ormai una tradizione per il territorio. Alla serata hanno preso parte circa un centinaio di persone, rappresentanti dell’intero tessuto sociale della città, che hanno portato il proprio contributo ad una causa molto importante: quella dell’acquisto del “CliniMACS Prodigy”, uno strumento top di gamma del valore di 200.000 euro che riposizionerà la Romagna tra le eccellenze non solo nazionali ma anche internazionali della lotta contro il cancro. Presenti anche il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale; il prof. Dino Amadori, presidente IOR; il prof. Giovanni Martinelli, Direttore Scientifico IRST IRCCS; oltre ovviamente al padrone di casa, il Prefetto Enrico Camerino.
«L’IRST di Meldola è già stato selezionato come centro di riferimento dal Ministero della Salute per la sperimentazione, la ricerca e la costruzione di nuovi CAR-T – ha spiegato nel corso della serata proprio il prof. Martinelli – ci siamo proposti anche a livello regionale per essere potenzialmente “un’officina” di questi linfociti, per noi e per il resto d’Italia. Quest’ultimo aspetto è ancora in via di valutazione: tuttavia, siamo già in grado di identificare quei malati che possono giovarsi dell’arma terapeutica, di modo da indirizzarli al centro deputato per la sua somministrazione che, ad oggi, per l’Emilia-Romagna è a Bologna. Abbiamo quindi una serie di opportunità: selezionare i pazienti che possono beneficiare dai CAR-T già presenti affinché si sottopongano al trattamento presso un’altra sede, ed identificare e costruire nuovi CAR-T per le patologie che finora hanno ricevuto risposte meno convincenti. Da quest’ultimo punto di vista avere a disposizione una macchina come il “Prodigy” potrebbe in prospettiva aiutare molto non solo noi, ma tutti i pazienti del territorio e, perché no, d’Italia, che ad oggi non hanno questa possibilità terapeutica. I risultati che otterremo grazie alla strumentazione che lo IOR vuole donarci dovranno ritornare rapidamente al letto del malato per mettere a disposizione nuove armi contro la neoplasia di cui soffre: inizieremo studiandone l’applicazione su linfomi, alcune forme di leucemie mieloidi, alcuni tumori del pancreas, glioblastomi e certi tipi di sarcomi, ma è chiaro che questo è solo l’inizio: in futuro stiamo pensando di ampliare il campo per il cancro a carico di mammella, rene e polmone, in special modo il mesotelioma pleurico».
Il “Gala IOR” di Ravenna ha permesso di raccogliere a favore della causa del “CliniMACS Prodigy” qualcosa come 13.000 euro, rappresentando così un decisivo passo avanti nella realizzazione di questo sogno per tutti i medici e i pazienti della Romagna. «Siamo molto felici che l’evento si sia rivelato un nuovo successo – ha affermato Mario Pretolani, Presidente dell’Associazione Volontari e Amici dello IOR – la città di Ravenna ha riconfermato la sua sensibilità sul tema della lotta contro il cancro. In questi cinque edizioni siamo arrivati a raccogliere quasi 100.000 euro: una cifra notevole che dimostra il rapporto di fiducia che lega lo IOR a questo territorio. Tuttavia questa fiducia sarebbe vuota se non fossimo capaci di restituirla a chi soffre sotto forma di servizi e di nuove speranze terapeutiche: l’obiettivo che ci siamo posti con l’acquisto di questo macchinario è ambizioso, ma siamo assolutamente convinti della sua importanza, dunque faremo il necessario per realizzare questo sogno».
L’evento ha vissuto anche una piccola anteprima: dalle ore 18, presso la Chiesa dell’Opera Santa Teresa del Bambin Gesù di via Santa Teresa 8, è stata inaugurata la mostra “Vicino a chi soffre, insieme a chi cura. Storia di Oncologia, storia di persone”, che ripercorre il cammino compiuto dall’Istituto dal suo avvio nel 1979 passando per la fondazione dell’IRST e giungendo alle nuove sfide rappresentate dai bisogni dei pazienti oggi, presentata con successo nel corso del “Meeting per l’Amicizia tra i Popoli” di Rimini. Guide d’eccezione per tutti quelli che si sono presentati il prof. Dino Amadori, colui che più di tutti ha contribuito a questa storia quarantennale, e il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi. L’installazione rimarrà visitabile con ingresso a offerta libera fino al 31 dicembre e possibilità di prenotare una visita guidata chiamando la sede di Ravenna allo 0544.34299.