“Da ieri si sono mobilitati comitati, associazioni e movimenti di ispirazione cristiana e liberale per mettere in campo una lista autonoma alla destra e alla sinistra con un proprio candidato governatore”
Lo sottolinea Jorick Bernardi, referente del Popolo della Famiglia di Faenza. L’alleanza fra il movimento fondato da Mario Adinolfi e il centrodestra non è quindi avvenuto. Il Popolo della Famiglia si presenterà autonomamente alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna diversamente da quanto annunciato dal suo coordinatore per il Centro-Nord Italia Mirko De Carli. Evidentemente le trattative con la coalizione del centrodestra si sono concluse negativamente proprio nel momento della loro stessa conclusione.
“La vera novità delle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna sarà la lista autonoma di ispirazione cattolica e liberale che si propone di raccogliere il consenso dei tanti cittadini delusi e insoddisfatti dalle campagne demagogiche e populiste messe in campo dalla destra e dalla sinistra” continua Bernardi “Sarà un’iniziativa aperta a tutte le persone di buona volontà che vorranno offrire un contributo, pronta a mettere al centro del dibattito politico tematiche stringenti come la realizzazione di un piano regionale per la famiglia, una strategia mirata per tutelare e promuovere le imprese (in particolare quelle a conduzione familiare e legate alla tradizione manifatturiera regionale) e realizzando una vera e propria riforma della sanità guardando a modelli di eccellenza già presenti, nonché all’attuazione di misure di forte incentivazione finalizzate a contrastare la spopolamento dell’intera dorsale appenninica. Dietro la figura di Mirko De Carli emergono già diverse realtà in campo per la raccolta firme per la presentazione della lista sin dalla prossima settimana, in particolare tra gli altri Il Popolo della Famiglia, i Moderati Italiani in Rivoluzione e il Partito Valore Umano. Ma la vera novità è che ha già dato l’adesione una parte significativa della migliore dirigenza di base e territoriale di Forza Italia, che non si riconosce più in un modello di dirigenza esclusivamente cooptativa e nominata dall’alto. Dalle parole espresse da De Carli si conferma l’intenzione di voler presentare una lista laboratorio in Emilia-Romagna capace di avviare quel processo tanto auspicato di riaggregazione dei laici cattolici impegnati in politica e delle forze riformiste laiche animate da una solida cultura umanistica”.