Fino agli anni ’90 era un bastione del conservatorismo maschile: tra i suoi soci e classe dirigenziale non figurava una sola donna. Ora, tuttavia, per la prima volta nei suoi 87 anni di storia, in Associazione Nazionale Marinai d’Italia/Ravenna, hanno nominato una donna come Consigliere in Consiglio Direttivo: Simona Stranieri, 42 anni, single, niente figli, cresciuta nel ramo del settore nautico.
Si aggiudica questo primato sia a livello territoriale ma anche Nazionale, essendo la prima donna ad avere un’ incarico in A.N.M.I..
L’arrivo di una donna in establishment dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia /Ravenna apporta un forte cambiamento nel passaggio generazionale, finora nel consiglio di amministrazione non c’era una sola donna su sette Consiglieri .
“Penso che una donna faccia la differenza in un’associazione”, dice Simona Stranieri. “Penso che sia un bene avere diversità alla direzione di un management, penso che la diversità aiuti a prendere decisioni migliori”. Per parte sua, come consiglio alle donne, suggerisce che lavorare duramente non basta, purtroppo: “Bisogna occuparsi anche della propria immagine, dell’esposizione pubblica e perfino dello small talk”, le chiacchiere che si fanno a fine riunione. Le donne in genere quando una riunione finisce se ne vanno via subito e tornano a buttarsi su tutte le cose che hanno da fare, osserva, mentre gli uomini restano lì a scambiare due parole del più e del meno e anche questo aiuta a fare carriera.
La sua filosofia manageriale? “Far chiudere il becco alla gente che sbraita per permettere agli altri di dare il proprio contributo”.