Dall’esperienza giovanile come staffetta partigiana, all’impegno civile nel sindacato e in politica nella DC, negli anni della ricostruzione dopo lo sfascio della dittatura, protagonista delle battaglie per la giustizia sociale e l’emancipazione delle donne, fino all’esperienza come presidente della commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2.
“Una donna coraggiosa, coerente con i propri ideali, consapevole delle proprie responsabilità, testimone e artefice di un pezzo di storia italiana.
La ricorderemo il 29 ottobre, Sala Muratori – via Baccarini Ravenna, ore 18, in una conversazione, organizzata dal Centro relazioni culturali del Comune di Ravenna, con Anna Vinci, curatrice dei due volumi e custode delle memorie di Tina Anselmi” spiega Aldo Preda, presidente del Centro Relazioni Culturali bizantino
Tina Anselmi è stata molte volte a Ravenna, protagonista di moltissimi incontri organizzati dal Centro Studi Donati all’Opera S. Teresa con Mons. Tonini, con Nuccio Fava, con Sergio Zavoli, è stata una importante collaboratrice con Maria Eletta Martini, Guido Bodrato, Luigi Granelli di Zaccagnini, è stata tra i fondatori dell’area ZAC nella d.c., ha partecipato a diversi incontri annuali in memoria di Zaccagnini, ha inaugurato il Centro Zaccagnini della cooperativa La Pieve di S. Michele.
“Il 25 aprile 1994 era a Ravenna in piazza del Popolo con il Sindaco D’Attorre per il 49° anniversario della Liberazione, fece memoria anche del ravennate Mario Pasi, trucidato “nel suo Veneto” e chiuse il suo intervento con le parole: ” perché ricordare la Resistenza non è far circolare l’odio”.
La ricordiamo alla vigilia delle celebrazioni per il 30° anniversario della scomparsa di Benigno Zaccagnini, che si terranno a Ravenna il 5 novembre al Pala De Andrè alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”.