“Lo smaltimento scorretto o addirittura abusivo dei rifiuti, argomento all’ordine del giorno su tutto il territorio comunale, e soprattutto nelle frazioni del forese in cui è in atto la raccolta differenziata, influisce negativamente, insieme ai cassonetti stracolmi e debordanti perché insufficienti, sul decoro urbano, sulla qualità della raccolta differenziata e sull’operatività degli addetti alla raccolta”.
L’argomento è stato sollevato più volte, ad opera del vice-presidente Nicola Carnicella e di altri colleghi, nel Consiglio di Piangipane, sul cui territorio il fenomeno è diffuso, più vistosamente nel cimitero e nella via Rubboli di Piangipane e nel cimitero di San Michele, ma anche altrove, generando degrado e cattivo odore. “Troppo spesso i cittadini sono obbligati ad utilizzare i mezzi di segnalazione a loro disposizione (rifiutologo, rilfedeur e numero verde), per denunciare casi ormai cronici di conferimento o abbandono improprio dei rifiuti, ma senza ottenere risultato. Scoraggiati, numerosi si sono rivolti a Lista per Ravenna perché si faccia sentire presso l’Amministrazione comunale”.
“Le prossime festività dei morti richiamano particolare attenzione sull’area del cimitero di Piangipane, dove uno dei pochissimi bidoni per la raccolta indifferenziata dislocati sul territorio è preso d’assalto per lo smaltimento selvaggio dei rifiuti, persino di materiale di scarto da ristrutturazioni edilizie” spiega Alvaro Ancisi, capogruppo di lista per Ravenna in consiglio comunale. “Sarebbero qui molto utili le “fototrappole”, ossia mini apparecchi mobili, solitamente usati per il monitoraggio faunistico, che non hanno bisogno di allaccio elettrico, ma funzionano con l’energia solare. Vengono mimetizzate tra la vegetazione e spesso inserite in contenitori antifurto con lucchetti di sicurezza. Dotate di raggi infrarossi, registrano su memoria e inviano le immagini via mail tramite una scheda SIM. La legislazione vigente, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e il garante della privacy si sono già espressi favorevolmente sul loro uso, alla sola condizione che, se installate in un’area pubblica o aperta al pubblico, venga esposta nella zona interessata l’indicazione di “area videosorvegliata”. Circa un mese fa, nel comune di Massa Lombarda, una decina di cittadini che avevano abbandonato malamente i loro rifiuti sono stati individuati e sanzionati grazie alle fototrappole. Ma sono ormai molti i Comuni che hanno deciso di adottare questo utile, economico ed efficace sistema.
EDUCARE I COMPORTAMENTI E POTENZIARE IL SERVIZIO – Essendo certi che solo una minoranza degli utenti non rispetta le regole del nuovo sistema di raccolta differenziata, contiamo sull’effetto educativo di questi dispositivi, fidando che, dopo le prime multe ai trasgressori, il fenomeno via via si riduca, confluendo nella regolarità, nel decoro e nel rispetto che la cittadinanza e l’ambiente meritano. Ovviamente, occorre però che, laddove i contenitori si rivelano insufficienti al bisogno, Hera decida di potenziarne le dotazioni, anziché introdurre tagli. Riteniamo, ad esempio, essendoci giunta voce che intende eliminare anche l’ultimo bidone dell’indifferenziata presso il cimitero di Piangipane, che penalizzare molti cittadini per la disobbedienza di pochi sia una strada sbagliata.
APPELLO AL SERVIZIO AMBIENTE – In Consiglio comunale, l’acquisto di fototrappole è stato invocato più volte dall’opposizione per fronteggiare lo smaltimento illecito dei rifiuti, oltreché (in questo caso, da Lista per Ravenna) per “intercettare” e dunque prevenire il deposito di esche avvelenate a danno degli animali domestici. Entrambi i problemi sono in carico al servizio Ambiente del Comune di Ravenna, che ha avviato allo scopo due distinti programmi. Le prime quattro fototrappole, di cui è già stato effettuato l’ordinativo di acquisto, saranno utilizzate, a titolo sperimentale e con le ovvie rotazioni, nei siti a maggior rischio già noti al servizio stesso”.
Dal canto loro Nicola Carnicella di Lista per Ravenna ed Alessandro Basileo di Lega Nord, consiglieri territoriali di Piangipane, propongono che il servizio Ambiente del Comune inserisca le zone delle frazioni di Piangipane più degradate dai rifiuti malscaricati tra quelle su cui dislocare le fototrappole, nonché indirizzi Hera a disporre che le dotazioni dei cassonetti siano adeguate ovunque all’intensità dei conferimenti leciti. Queste istanze verranno formalizzate seduta stante all’amministrazione comunale da Alvaro Ancisi, capogruppo consiliare di Lista per Ravenna, con un’interrogazione al sindaco.