Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per chiedere a Parlamento e Governo un intervento a favore degli agricoltori danneggiati dalla cimice asiatica. Il documento è stato approvato all’unanimità:
“Premesso che la Federazione Provinciale Coldiretti di Ravenna in data 7 ottobre 2019 ha trasmesso al Comune di Faenza una proposta di ordine del giorno finalizzata alla condivisione da parte del Comune dell’azione di Coldiretti per proposte atte a salvaguardare il futuro della frutticoltura colpita dall’emergenza della cimice asiatica;
Considerato che:
- nella provincia di Ravenna sono a rischio migliaia di posti di lavoro e un indotto molto importante;
- la mancata attivazione di misure risolutive sull’emergenza cimice asiatica provocherà una serie di effetti gravi, quali una riduzione del numero di imprese agricole, una riduzione della biodiversità vegetale e un crollo delle produzioni di grande qualità;
- occorre un’azione congiunta tra le organizzazioni agricole, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero delle Politiche Agricole e il mondo della ricerca;
Visto che il Consiglio comunale condivide le motivazioni ed i contenuti del documento elaborato dal Tavolo Verde della provincia di Ravenna e presentato da Coldiretti, che richiede allo Stato:
- l’attuazione di un decreto che consenta l’autorizzazione all’importazione ed il lancio dell’antagonista naturale (vespa samurai) considerato che è già stato firmato il decreto che permette la sperimentazione;
- la revisione dei disciplinari produttivi in funzione dell’emergenza, con deroga sulle norme agroambientali in funzione del contrasto della cimice asiatica;
- la modifica della L. 102/2004 sulle calamità naturali per consentire l’accesso ai finanziamenti e ai risarcimenti e l’accesso a sgravi contributivi e fiscali per le imprese frutticole, con risorse dedicate per il sostegno economico delle spese;
- il potenziamento della ricerca per ogni attività di limitazione e contrasto alla presenza dell’insetto con l’utilizzo di insetti antagonisti e specifici presidi fitosanitari;
- l’autorizzazione sull’utilizzo di tutti i presidi fitosanitari possibili (anche nei periodi pre e post fioritura) per contrastare la diffusione, con richiesta da parte della Regione e autorizzazione dai Ministeri competenti;
- la condivisione di strumenti per compensare i danni provocati da un sempre più ampio numero di avversità che colpiscono l’ortofrutta;
Ritenuto di aderire a tale documento ritenendolo ampiamente condivisibile in quanto motivato anche dalla necessità di tutelare gli interessi dei cittadini e delle imprese agricole del Comune di Faenza;
si impegna
a sollecitare il Parlamento ed il Governo per lo stanziamento dei fondi necessari per il risarcimento dei danni patiti dalle imprese, su una rapida diffusione dell’insetto antagonista per limitare la diffusione della cimice asiatica, oltre alle altre azioni indicate nel documento del Tavolo Verde della provincia di Ravenna”.