Ci sono alcuni avvenimenti che lasciano spazio a preoccupazioni e sicuramente sono divisivi. Un esempio attuale è quella che viene definita biblioteca o libreria o sala lettura “Terzo Casadio” a Porto Fuori, “casualmente” ubicata in Via Staggi 4 nello stabile che vede la sede del Pd locale.
Questa biblioteca, a disposizione della comunità, come proclamato al momento dell’inaugurazione, ha una chiara impronta politica, per esempio è impossibile poter liberamente leggere opere di De Felice, Pansa piuttosto che Gianfranco Stella, autori che con coraggio hanno aperto una fase nuova sulla narrazione relativa al nostro dopoguerra, periodo storico degno di una seria e più approfondita riflessione. Oggi questo non solo è impossibile, ma “l’indirizzo politico” delle opere esistenti è chiaramente monopolizzato. Forza Italia si domanda chi abbia deciso di intitolare la sala interna con la denominazione “Bella Ciao”, e sopratutto chi siano i referenti di questo progetto che mira ancora una volta alla monopolizzazione politico-culturale di ciò che dovrebbe essere patrimonio di tutti facendo strame del pluralismo tanto sbandierato dalla sinistra a parole ma mai praticato nei fatti.