“Solo ora, in piena emergenza, con raccolti distrutti dal 40 al 100 % e tantissime aziende agricole in ginocchio, Bonaccini si accorge della cimice asiatica. L’amministrazione regionale sta gestendo il problema con provvedimenti emergenziali e riparatori ma avrebbe dovuto e potuto agire con più determinazione già anni addietro affrontandolo in modo strutturale per consentire ai coltivatori di attuare misure sostenibili anche dal punto di vista economico”. È quanto ha affermato il consigliere regionale della Lega Andrea Liverani, riguardo i provvedimenti annunciati dalla Giunta regionale emiliano romagnola per le aziende agricole colpite dall’insetto fitofago che sta creando danni gravissimi alla colture frutticole e ortofrutticole.
“Se guardiamo anche solo per la nostra zona, la cimice asiatica è stata catastrofica; produzione ridotta di più del 70%, con il risultato che gli agricoltori si trovano con poco prodotto da poter vendere e una concorrenza spagnola che li taglia fuori dal mercato” spiega il leghista.
“Come sempre fanno tutte le amministrazioni a guida PD, anche la Regione Emilia-Romagna non ha voluto ascoltare le preoccupazioni di chi vive e lavora sul campo i problemi quotidiani perché problematici rispetto ai diktat impartiti da Bruxelles, specie in un settore come l’agricoltura a forte ingerenza comunitaria – ha quindi aggiunto l’esponente leghista – Tra l’atro l’ex ministro leghista all’agricoltura, Gian Marco Centinaio, ha fatto un eccellente lavoro per il contrasto alla cimice asiatica prevedendo la possibilità di derogare la direttiva UE Habitat per favorire, a partire dal prossimo 20 settembre, l’introduzione della vespa samurai come antagonista biologico ma la Giunta Bonaccini non sembra ancora pronta ad aprire a tale misura”.
“L’immissione in natura della vespa samurai come specie non autoctona in grado di contrastare la cimice asiatica, come avviene nei paesi dell’Estremo Oriente di dove entrambe le specie sono originarie, è prevista nel Decreto Presidente della Repubblica n. 102 del 5 luglio 2019 predisposto dall’ex Ministro per le politiche agricole Centinaio e che entrerà in vigore il prossimo 20 settembre. Ma l’Assessore regionale Caselli non ha ancora costituito la task force che si dovrà occupare di quella come di altre misure – ha quindi aggiunto Liverani – Il problema è stato senza dubbio sottovalutato dall’amministrazione regionale che, infatti, lo riteneva risolvibile con le coperture antigrandine senza preoccuparsi degli altissimi costi di quegli interventi e quindi della necessità di sostenere adeguatamente i coltivatori interessati”.
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