Creare e testare un percorso che coniuga transizione digitale e rigenerazione urbana della Darsena di città, con l’obiettivo di promuovere la cultura digitale tra i cittadini e di aggiornare la pubblica amministrazione in un rapporto reciproco, centrato sulla persona: queste le principali sfide di Dare, progetto del Comune di Ravenna vincitore del 4° bando europeo Urban Innovative Actions, con un finanziamento di quasi 5 milioni. Il progetto si propone inoltre di rendere il percorso un modello ripetibile in tutto il territorio comunale e in città europee medio – piccole come Ravenna. Dare sta infatti per “Digital environment for collaborative alliances to regenerate urban ecosystems in middle-sized cities” (Ambiente digitale per alleanze collaborative al fine di rigenerare ecosistemi urbani in città medie).
L’iniziativa dell’Unione europea rientra nell’ambito dell’iniziativa UIA (Urban Innovative Actions) “laboratorio urbano” (2014 – 2020) che sostiene i progetti d’innovazione di frontiera delle città europee. Tra i 20 progetti selezionati (176 le candidature totali, di cui 49 italiane) c’è appunto quello presentato lo scorso gennaio dal Comune di Ravenna, risultato uno dei 6 vincitori italiani di questa edizione, aggiudicandosi il finanziamento più alto. Il progetto è partito ufficialmente in questi giorni e durerà 3 anni. Il riconoscimento colloca Ravenna tra le città europee più audaci e innovative.
Il progetto è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa in municipio.
“La somma delle progettualità che in questi anni abbiamo messo in campo sulla Darsena – ha sottolineato il sindaco Michele de Pascale – apre per la Darsena stessa e per tutta la nostra comunità un’opportunità unica. A questo progetto ci siamo dedicati e ci dedicheremo con grande entusiasmo, perché è stato concepito, come previsto dal bando Urban Innovative Actions, per essere replicabile e quindi utile anche per altre città. Con il progetto Dare l’innovazione digitale si lega a quelli che ormai sono i bisogni e le priorità delle città e dei cittadini di tutto il mondo: l’attrattività e quindi il lavoro, la salute e la salubrità, la sicurezza e la vivibilità. Si tratta dei temi al centro dell’Agenda Urbana, sui quali Ravenna è al lavoro da tempo e che auspichiamo diventino priorità del nuovo governo”.
Gli obiettivi
L’approccio di Dare favorisce la transizione al digitale non solo di servizi e strumenti, ma anche nel modo di elaborare le politiche, basandole sui dati e sulle proiezioni di scenario; intento di Dare è mettere al centro i cittadini facendo crescere la loro cultura digitale (ovvero sulle tecnologie che consentono il trattamento e lo scambio delle informazioni in formato digitale) per poter beneficiare in maniera critica e attiva delle chance che la società digitale offre, senza lasciare indietro nessuno: perché i cittadini diventino attori del cambiamento. A tal proposito si rende necessario creare un’infrastruttura digitale che permetta di raccogliere, gestire e creare dati relativi alla Darsena come, tra gli altri, il traffico veicolare, i dati economici sulle attività presenti, i dati ambientali e quelli relativi alla popolazione. L’approccio utilizzato dal progetto Dare è di tipo collaborativo: i cittadini saranno coinvolti tramite vari strumenti (portale, app, totem informativi, panchine interattive laboratori ed eventi) per una narrazione collettiva del territorio e del percorso di rigenerazione. Il lavoro di raccolta, elaborazione e veicolazione di dati e il dialogo costante con i cittadini permetterà di ideare e implementare nuovi servizi al cittadino, strategicamente ideati sui bisogni specifici della Darsena, ma non solo. Il processo di digitalizzazione del territorio ha come obiettivo anche quello di raccontare la zona e la sua evoluzione e renderla attrattiva per residenti, visitatori e investitori anche con l’istituzione di Dalia, archivio storico digitale della Darsena, favorendo così il processo di rigenerazione urbana, ovvero un percorso integrato per la ripartenza e il miglioramento sociale, ambientale ed economico dell’area. Il finanziamento europeo consentirà anche di accelerare l’infrastrutturazione digitale della Darsena e di dotarla di una piattaforma ict per la gestione urbana, obiettivo difficilmente raggiungibile per un’amministrazione senza l’aiuto dei fondi europei come quello di Urban Innovative Actions.
I partner
Il partenariato di progetto include enti pubblici e privati, di varie dimensioni, rappresentativi della realtà ravennate ma anche eccellenze nazionali ed europee: Cineca, Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Chia Lab srl, Alma mater studiorum – Università di Bologna, European Crowdfunding Network AISBL, Studiomapp srl, CIFLA -Fondazione Flaminia Innovation Center, BiPart Impresa sociale srl, CNA, CertiMaC Soc. Cons. a r.l. e Legacoop Romagna. I partner sono stati scelti tramite un avviso pubblico e insieme a loro è avvenuta la co-progettazione e candidatura della proposta, nei 3 anni di progetto avranno un ruolo operativo nei diversi ambiti della ricerca e innovazione digitale e sostenibilità, promozione economica, partecipazione, cultura digitale, web design e storytelling.