A una manciata di punti dalla storica impresa. Quella che è riuscita all’Iran. L’inedita finale mondiale Under 21 in Bahrein, tra due nazionali che non erano mai salite sul tetto del mondo della categoria, è andato alla selezione asiatica, che ha battuto l’Italia al tie-break (25-17, 17-25, 23-25, 25-22, 12-15) al termine di un match appassionante ed equilibrato. E si chiude, con il quarto argento iridato dell’Under 21 italiana, a distanza di 26 anni dall’ultimo, ma senza la ciliegina sulla torta, lo strepitoso mondiale dei tre ragazzi della Consar, Lorenzo Cortesia, Daniele Lavia e Francesco Recine, che anche nell’atto conclusivo della rassegna in Bahrein hanno garantito un importante contributo tecnico e di punti alla nazionale azzurra. Lavia è stato il top scorer con 19 punti, Recine ha griffato 14 punti e Cortesia si è segnalato con otto punti, di cui 3 a muro. Lavia porta a casa anche il premio come miglior schiacciatore del mondiale, nel quale complessivamente ha segnato 94 punti in otto partite, mentre Cortesia si è portato a casa il riconoscimento di miglior centrale, corroborato da 65 punti all’attivo. Bottino molto alto di punti anche per Recine, capitano di questa nazionale, arrivato a quota 96.
“Questo non è un oro perso ma un argento vinto – precisa Daniele Lavia -. È mancata un po’ di lucidità in alcuni momenti ma sono stati bravi loro soprattutto in battuta e in muro-difesa. Dobbiamo essere molto soddisfatti del mondiale che abbiamo fatto, e io di sicuro lo sono, perché abbiamo dimostrato di essere forti e di essere un gruppo unito. Giocare a questo livello non può che aiutarmi a crescere sotto l’aspetto dell’esperienza e della responsabilità in campo in vista della prossima SuperLega”.
“E’ stato un percorso molto bello, un mondiale che ci ha dato tante soddisfazioni – aggiunge Lorenzo Cortesia – in cui abbiamo dimostrato di essere un gruppo molto buono e di qualità. E’ mancata la medaglia del colore giusto però ovviamente si parla sempre di una medaglia mondiale, e quindi è un orgoglio avere portato così in alto l’Italia. Personalmente sono contentissimo, è il risultato per cui ho lavorato tantissimo, ma ovviamente questo è solo un punto di inizio, una piccola parte di quella che sarà poi la mia carriera pallavolistica. Voglio dare il massimo a Ravenna per fare un campionato dove possa affermarmi, mettendo a frutto l’esperienza di questo mondiale”.
“Abbiamo sfiorato l’impresa storica però abbiamo fatto un grandissimo mondiale con sette vittorie e solo cinque set persi – fa notare Francesco Recine – e quindi è un grande traguardo contando che siamo partiti da sfavoriti e nessuno ci considerava. In finale è mancata un po’ l’aggressività che nelle altre partite ha sempre caratterizzato il nostro gioco; però ci sono state solo poche azioni che hanno determinato la vittoria dell’Iran. Vado fiero del mio mondiale: ho dato il massimo e farò così anche quest’anno in SuperLega: Ravenna mi offre una grandissima opportunità e ci metterò tutto me stesso per dare il meglio”.
Chi l’oro, invece, è riuscito a conquistarlo è Tommaso Stefani, altro talento ingaggiato da Bonitta, che a Baku, in Azerbaigian, con la nazionale pre-juniores del ct Vincenzo Fanizza ha vinto lo Yeof, l’European Youth Olympic Festival, battendo in finale 3-0 il Belgio (25-21, 25-21, 25-19), nella quale proprio il nuovo opposto della Consar si è distinto mettendo a segno 23 punti, a coronamento di un percorso che ha visto il giocatore toscano sempre in doppia cifra in tutte e cinque le partite disputate.
Sintetico ma significativo il commento di Luca Casadio, presidente del Porto Robur Costa. “In questi giorni di appuntamenti internazionali così importanti, abbiamo assistito a grandi prove dei giovani delle nostre nazionali e segnatamente dei ragazzi che ammireremo in SuperLega nella nostra squadra. Hanno lottato fino all’ultimo, mettendosi in bella evidenza, come fossero atleti già navigati. Questo ci conferma che abbiamo fatto una buona scelta a puntare su di loro per garantirci un presente e un futuro ricco di soddisfazioni”.