In risposta alle dichiarazione dei leghisti Andrea Liverani e Gabriele Padovani sulla lista di accesso ai nidi d’infanzia, interviene l’amministrazione comunale per voce dell’assessore all’istruzione e infanzia Simona Sangiorgi.
«Partiamo dai numeri. Padovani e Liverani – afferma Sangiorgi – parlano di un centinaio di bambini rimasti fuori dai nidi d’infanzia: assolutamente falso. Non si capisce da quali fonti abbiano attinto perché il dato, al momento, è molto più limitato. A dimostrazione di come si cerchi di mistificare la realtà per poter diffondere allarmismo.
A questo squallore corre però l’obbligo di alcune osservazioni.
È stato proprio l’abbassamento delle rette voluto e realizzato lo scorso anno dall’amministrazione comunale ad avvicinare finalmente molte famiglie a questo servizio, fino a qualche anno fa effettivamente oneroso per alcune fasce di reddito. Un obiettivo positivo, centrato dall’amministrazione comunale. Peraltro va precisato che l’abbassamento delle rette è stato possibile grazie al finanziamenti erogati dai precedenti governi di centrosinistra mentre l’attuale governo, nonostante i tanti proclami e addirittura una campagna elettorale in cui la Lega ha promesso nidi gratis per tutti gli italiani, di fatto non ha ancora messo un euro a beneficio di questi servizi.
Per i posti nido di quest’anno – prosegue l’assessore – sono perciò effettivamente arrivate molte domande ma la situazione è ancora in divenire perché, come sempre accade, diverse famiglie pur avendo fatto domanda si stanno poi organizzando diversamente, rinunciando al posto. La graduatoria sta scorrendo e famiglie che inizialmente erano rimaste fuori dalla graduatoria stanno rientrando. Il quadro sarà ancora più chiaro a partire da settembre con i primi inserimenti poiché anche in questa fase, se guardiamo al dato storico, si registrano ulteriori assestamenti.
Ad oggi è dunque prematuro, se non impossibile, giungere a conclusioni. Tuttavia già dallo scorso mese sono stati contattati i gestori degli asili nido convenzionati per capire le disponibilità nel caso l’amministrazione comunale decidesse l’acquisto di ulteriori posti per soddisfare la domanda.
Non abbiamo perciò bisogno della Lega per dirci come lavorare: in questi anni la qualità dei servizi all’infanzia in termini di maggiore accessibilità con l’abbassamento delle rette e di formazione del personale educativo con l’inserimento di una psicologa a supporto, sono risultati sotto gli occhi di tutti, in particolare delle famiglie faentine che ne hanno beneficiato.
Rispedisco al mittente ogni accusa. Tanto più se proviene da un consigliere regionale, Liverani, che non più tardi dell’altro giorno ha votato contro lo stanziamento di 18 milioni messi a disposizione dalla regione Emilia-Romagna per abbassare ulteriormente le rette o aumentare i posti nido convenzionati. Piuttosto – conclude l’assessore – visto che la Lega è al governo del Paese, Padovani e Liverani inizino a interrogare i propri ministri e parlamentari sul perché non stiano mantenendo quanto promesso e non vi sia alcuna traccia di nuove risorse a disposizione dei comuni per i servizi educativi: questo sì che sarebbe un atteggiamento di qualche utilità».