L’inizio della storia è stato il 24 maggio scorso, quando Lista per Ravenna segnalò all’amministrazione comunale il caso della via Sintinina, in località Torri di Mezzano. Questa strada, piena di rattoppi dovuti a vari improvvisati lavori di manutenzione, si allarga a gomito all’altezza del numero civico 6d, inducendo tutti gli automobilisti ad utilizzare questo tratto per fare inversione di marcia. Il terreno – compreso lo stabilizzato versato tutti gli anni dal proprietario della casa malcapitata – viene così portato verso l’esterno, dimodoché l’asfalto, non avendone il supporto, si sgretola. Il suddetto cittadino aveva segnalato più volte al Comune di Ravenna il problema, sia tramite l’App Rifedeur, sia all’ufficio comunale di Mezzano, sia infine al sindaco, senza ricevere mai riscontro. Di qui la chiamata in causa della nostra lista, come sempre succede.
Interpellata da Ancisi, capogruppo in consiglio comunale, la dirigente del servizio Strade gli aveva risposto, il 24 maggio, “che nel tratto segnalato di via Sintinina, quando i mezzi pesanti effettuano le manovre di inversione nel punto segnalato, il conglomerato bituminoso si sgretola non essendoci la struttura idonea per tali tipi di carichi. La problematica si può risolvere solo con un intervento di manutenzione straordinaria, in quanto l’area dove i mezzi fanno inversione è sterrata e priva di fondazione. Occorre quindi effettuare un intervento di sbancamento e realizzare una sovrastruttura stradale costituita da uno strato di misto granulare stabilizzato per almeno 25-30 centimetri e uno strato di conglomerato bituminoso per almeno 10 centimetri. Si tratta comunque di un intervento che non rientra fra quelli in carico al contratto di global service manutentivo del patrimonio stradale”.
Di conseguenza, Lista per Ravenna ha attivato il Consiglio territoriale di Mezzano perseguendo due scopi:
- inserire l’intervento strutturale nell’elenco dei lavori pubblici richiesti dal Consiglio stesso al Comune;
- nel frattempo, sollecitare un rattoppo provvisorio del tratto ammalorato, almeno annuale, opera di manutenzione ordinaria.
Così è stato. Il Consiglio territoriale, riunito il 27 giugno, cogliendo l’occorrenza della revisione annuale dell’elenco dei lavori necessari nella propria zona, ha accolto la nostra richiesta di inserirvi l’asfaltatura di questo tratto viario. Visto che i tempi di realizzo si prospettano non brevi, ha condiviso di chiedere che si ripristini lo stabilizzato alla bisogna.
Quando ormai il proprietario del civico 6d si era deciso, ancora una volta, a farlo in proprio, è successo che di lì a poco ci abbia scritto informandoci che era “avvenuta la riparazione con del bitume ed erano stati ‘rappezzati’ anche altri buchi nella via”. Al contempo, abbiamo però ricevuto dal posto segnalazione che, con l’occasione, erano stati tappati anche gli ulteriori buchi stradali di Torri fino a prima scoperti. Si suppone, stavolta, che sia stato grazie “al contratto di global service manutentivo del patrimonio stradale”, dunque a carico di Sistema 3, come dovrebbe essere normalmente.
Bisognerebbe che le giuste richieste dei cittadini fossero ascoltate e recepite dall’amministrazione comunale attraverso i normali canali di comunicazione a loro disposizione. In mancanza, anche i consiglieri territoriali possono rendersi utili.