“Un handicap non deve precludere la possibilità di godersi appieno una manifestazione” queste le motivazioni che hanno spinto il consigliere della Lega, Stefano Fantinelli, a inviare al Sindaco un’interrogazione, dopo un post pubblicato da una mamma su una delle pagine Facebook della città di Faenza. Nel post venivano criticati i nuovi posti riservati alle persone con disabilità allo stadio Bruno Neri in occasione del palio del Niballo. I nuovi posti sonoo stati individuati dall’organizzazione della manifestazione dopo le critiche degli ultimi anni . Fino allo scorso anno, infatti, alle persone con disabilità era riservata una porzione della tribuna centrale, ma spesso la visibilità era impallata dalle diverse persone che per lavoro o dovere sostano nell’area antistante la tribuna, all’interno del campo. Una situazione che non sembra essere cambiata quest’anno.
“Il Palio del Niballo e la Bigorda coinvolgono faentini e non, che con passione si recano allo stadio Bruno Neri per assistere alla manifestazioni, per tifare per il proprio Rione o semplicemente per godersi lo spettacolo.
Sono stato contattato da famigliari di disabili che quest’anno si sono visti spostare, le postazioni a loro assegnate, dalla tribuna centrale al fondo dello stadio nelle vicinanze dell’ingresso dell’antistadio. ” prosegue il consigliere della Lega
“Mi hanno raccontato che anche il percorso per arrivare ai posti assegnati è stato un vero e proprio calvario, buche, saliscendi, cordoli e marciapiedi. Infine dalla postazione riservata ai disabili era quasi impossibile poter seguire la manifestazione.
Ho inviato oggi un’interrogazione all’Amministrazione per sapere quali sono i motivi che hanno portato lo spostamento dalla tribuna centrale, dove erano sempre posizionati i disabili, all’attuale posizione.” conclude Fantinelli
“In attesa delle risposte, auspichiamo che l’Amministrazione si prodighi nel trovare una soluzione a questo disagio e che il prossimo anno permetta anche ai disabili di godersi appieno delle manifestazioni del Palio del Niballo e della Bigorda.”