Con una Conferenza stampa ufficiale tenutasi a Bologna l’1 Luglio il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale hanno informato la stampa e i cittadini sul contenuto della Delibera Regionale che prevede la chiusura dell’inceneritore per rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi IRE di Ravenna al 31/12/2019.
Una buona notizia per la Regione e per Ravenna, che conferma gli impegni precedentemente presi nella pianificazione regionale sui rifiuti e nel programma di mandato del Sindaco di Ravenna.
Ravenna ha sempre fatto la sua parte sullo smaltimento e il recupero dei rifiuti urbani e di quelli industriali, in nome di una corretta impostazione di serietà, responsabilità e autosufficienza regionale.
La chiusura dell’IRE era peraltro prevista data l’obsolescenza di un impianto, già pienamente ammortizzato, che pur essendo a norma di legge presenta standard ambientali al di sotto degli altri impianti regionali più moderni.
Inoltre, come da piano regionale, e come ribadito da tutte le linee dell’Unione Europea in materia di rifiuti, va gradualmente superata la prevalenza degli impianti di incenerimento e lo smaltimento in discarica, a favore dell’aumento della raccolta differenziata, della diminuzione dei rifiuti, del riuso e dell’incentivo a nuove filiere di economia circolare delle materie seconde.
Per questo di fronte a questa scelta coerente e coraggiose, è essenziale che tutta la regione a cominciare dalla provincia di Ravenna si impegni sempre più a raggiungere nei tempi più rapidi possibili l’obbiettivo del 70% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, compiendo un vero e proprio balzo rispetto alla situazione attuale.
Apprezziamo in questo senso il lavoro avviato in questi mesi per cambiare le modalità del servizio verso il porta a porta avviato nel forese e che sarà esteso dall’autunno 2019 al resto del Comune .
Al contempo chiediamo alle imprese del nostro territorio a cominciare da quelle di maggior impatto e dimensione, un impegno straordinario per contribuire a vincere la sfida dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile.
Con la stessa determinazione facciamo appello al governo nazionale di definire nei tempi più urgenti una nuova normativa, come proposto all’unanimità da tutte le regioni italiane, per sostenere i procedimenti “end of waste” di definizione dei criteri volti all’uscita dalla qualifica del rifiuto, per evitare che prosegua una vera e propria emergenza nazionale sui rifiuti in Italia e per favorire la trasformazione in materie seconde riutilizzabili nel ciclo produttivo.
Articolo Uno Ravenna