Nuovi fondi nel ravennate grazie allo scorrimento delle graduatorie del bando per gli interventi di rigenerazione urbana. Al Comune di Fusignano arriverà 1 milione di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione e 700mila euro al Comune di Bagnacavallo.
«La Regione Emilia-Romagna, attraverso queste risorse, promuove la riqualificazione delle città, dei centri storici e dei quartieri, contrastando il degrado edilizio, urbanistico e sociale – spiegano i consiglieri regionali Manuela Rontini e Mirco Bagnari -. Si tratta di un finanziamento realizzato grazie alla Legge 24/2017, che disciplina la tutela e l’uso del territorio. Con la nuova legge urbanistica ci siamo infatti posti l’obiettivo del saldo zero nel consumo di suolo: questi progetti migliorano la qualità urbana e garantiscono maggior sicurezza sociale nei centri abitati».
I consiglieri ravennati entrano poi nel merito dei progetti. «Il finanziamento in arrivo nel ravennate è di 1,7 milioni di euro e rappresenta un’opportunità per migliorare la qualità della vita dei nostri territori. – spiegano – Il Comune di Bagnacavallo, che potrà beneficiare di 700mila euro, interverrà su Palazzo Abbondanza, un edificio di proprietà comunale del XVII secolo situato nella centrale via Mazzini, andando a creare alloggi di edilizia sociale. Il Comune di Fusignano, invece, realizzerà un intervento di riqualificazione dell’intera area scolastica. Il progetto per la creazione di una “cittadella scolastica”, che ha un importo complessivo di 1,5 milione di euro, per i quali è stato chiesto e ottenuto un cofinanziamento del 70%, pari a 1 milione di euro, prevede una nuova palestra, che aiuterà a risolvere la carenza di spazi sportivi e di uno spazio polifunzionale per la cittadinanza, il consolidamento e l’adeguamento sismico degli edifici, la progettazione condivisa del giardino della scuola e la riqualificazione degli spazi urbani che collegano il complesso con il paese circostante».
«Questi interventi – concludono Rontini e Bagnari – contribuiscono a dare un forte impulso alla nuova politica regionale in materia di cura del territorio: un approccio coraggioso delle nostre Amministrazioni locali nelle scelte di programmazione dell’uso del suolo, nella direzione della riqualificazione e rigenerazione urbana, della qualità e sostenibilità edilizia, che chiude l’epoca del consumo indiscriminato di suolo vergine».