Gli abitanti di Piangipane hanno “inaugurato” festosamente in proprio uno stradello “strategico” invocato da molti anni. Lungo appena una cinquantina di metri, era ritenuto importante per consentire ai pedoni una connessione diretta tra via Mezzoli e le vie Don Missiroli e Babini. Tale collegamento era sempre esistito di fatto, ma è stato interrotto quando, nella zona sud/ovest di Piangipane, furono insediate le nuove lottizzazioni. Se ne chiedeva il ripristino.
La prima richiesta fu avanzata all’amministrazione comunale il 22 settembre 2014 dal capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, nella cui interrogazione al sindaco era scritto, a tal proposito: “La sua mancanza, che penalizza soprattutto le persone anziane, obbliga gli abitanti della zona ad est di via Missiroli a compiere un lungo e defatigante tragitto per raggiungere via Mezzoli e da lì l’unico market alimentare del paese situato nella zona PEEP, nonché la fermata degli autobus su via Piangipane”. La questione si era incagliata a causa di un supposto impedimento tecnico, dovuto al fatto che nel Regolamento Urbanistico Edilizio non era previsto alcun passaggio o viottolo del genere. L’ostacolo fu superato da Ancisi stesso, dopo aver acquisito dagli uffici comunali dell’Urbanistica (come scritto in una seconda interrogazione) l’assicurazione secondo cui, anche se “la previsione di percorso non c’è, ma, considerato che quello che manca per completarlo (un piccolo pezzo di percorso fra le case private c’è già) è tutto su area pubblica e sempre di uso pubblico si tratta, sarebbe attuabile già da oggi”. Ciò fu sufficiente perché il Consiglio territoriale, informato da Ancisi, inserisse l’opera nell’elenco delle priorità di Piangipane.
C’è voluto un po’ di tempo, con qualche altra perorazione, ma oggi il lavoro è stato fatto e bene. I nuovi lampioni non sono stati ancora accesi. Lo stradello non ha un nome, consentendo forse al Consiglio territoriale di proporne l’intitolazione, preferibilmente ad un concittadino di cui Piangipane conservi la memoria storica: del resto, le vie che esso collega, Francesco Mezzoli e Don Luciano Missiroli, ricordano rispettivamente le vittime di una rappresaglia tedesca nel 1944 e di un bombardamento nel 1945. Non ha ancora una segnaletica che lo definisca, ma è giù usato senza problemi, data anche la sua larghezza e solidità, da pedoni e ciclisti, ad entrambi i quali potrebbe essere riservato. Ma ci proponiamo di discuterne nel Consiglio stesso.