Prendono il via le celebrazioni per il 101° anniversario della morte di Francesco Baracca. Nella mattina di mercoledì 19 giugno è stata infatti inaugurata al museo “Francesco Baracca” di Lugo la mostra “I nostri avi al Museo Baracca”. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Lugo Davide Ranalli, il vicesindaco del Comune di Lugo Pasquale Montalti, il direttore del museo Giovanni Barberini, il conservatore del museo “Francesco Baracca” Mauro Antonellini e il presidente dell’Unuci Lugo Renzo Preda.
“Abbiamo voluto celebrare l’anniversario della morte di Francesco Baracca con una mostra che permette ai cittadini di rivivere uno spaccato della realtà lughese di 101 anni fa – ha dichiarato Davide Ranalli -. Entrando al Museo Baracca i lughesi potranno immergersi nell’atmosfera respirata durante i funerali di Baracca e ritrovare i ricordi della propria famiglia grazie al libro delle firme raccolte nel 1918. Un altro modo per testimoniare l’importanza che la storia e i ricordi hanno nella nostra vita. Ringrazio il direttore del museo Giovanni Barberini e il conservatore del museo Mauro Antonellini per questa bellissima mostra e Renzo Preda e La Squadriglia del Grifo per l’apprezzato dono che ci ha fatto oggi”.
La mostra espone una copia fotostatica del libro delle firme raccolte durante il funerale del 1918, in modo che ognuno possa trovare le firme dei propri avi. Inoltre i visitatori possono ammirare, nel salone d’ingresso del museo, il quadro del pittore Bedeschi che raffigura Francesco Baracca in alta uniforme, e la raffigurazione del Cavallino Rampante.
Inoltre, in occasione dell’inaugurazione, l’Unuci Lugo e La Squadriglia del Grifo hanno donato all’Amministrazione comunale, l’Albo d’Onore contenente le oltre tremila firme dei visitatori che dal 2 al 24 giugno 2018 hanno reso omaggio al sarcofago di Francesco Baracca nell’oratorio di Sant’Onofrio in Lugo, dove era ospitata anche la mostra fotografica sui funerali del 30 giugno 1918.
Il libro esposto nella mostra, che raccoglie oltre 4200 firme, è un importante e interessante documento perché costituisce uno spaccato della società lughese di cento anni fa. Accanto alle firme di semplici cittadini vi sono quelle delle autorità civili, militari, del prefetto, dei sindaci delle città vicine, degli onorevoli venuti dalla Capitale, degli aviatori delle squadriglie francesi sul fronte italiano e degli americani da poco arrivati in Italia. Si notano decine di cognomi non locali: sono i profughi friulani e veneti accolti nella nostra città che resero omaggio a un eroe che aveva combattuto ed era morto anche per liberare le loro terre. Molti di loro dopo avere scritto nome e cognome aggiunsero “profugo”; una donna si firmò “profuga riconoscentissima”.
L’esposizione rimarrà allestita fino al 7 luglio; il museo Baracca è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. L’ingresso costa 2,50 euro (ridotto 1,50 euro; giovani fino a 20 anni ingresso gratuito).