Tra giugno e luglio 2019 si prevede l’ingresso nel mercato del lavoro di 933.990 persone, uomini e donne, giovani e disoccupati che saranno assunti da Nord a Sud prevalentemente (nel 72,5% dei casi) nei settori dei servizi, dell’industria e delle costruzioni. Il Nord nel suo insieme farà la parte del leone: 235.240 assunzioni previste al Nord Est e 251.620 al Nord Ovest. E di queste 165.400 assunzioni in Lombardia , 87.950 in Veneto e 86.450 in Emilia-Romagna: le tre regioni “locomotive economiche” del Paese.
Le previsioni sono fornite dalla Cgia di Mestre, su dati Istat.
“I nuovi ingressi nel mercato del lavoro sono previsti in 2 casi su 3 in piccole imprese con meno di 50 dipendenti, soprattutto al Nord. E’ l’area geografica del Paese che ha resistito all’implosione del mercato interno ed il collasso di grandi, piccole e medie imprese, di intere filiere produttive dopo l’ultima grande crisi”: nota il segretario generale dell’Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.
Le stime sul lavoro estivo, ovviamente, risentono delle attività cosiddette “stagionali”, specie per i settori turismo e servizi.
C’è sul piatto la questione – legata a provvedimenti legislativi ed accordi del passato – che non tutti i lavoratori potranno accedere agli strumenti di integrazione salariale come il Fis, una delle novità della Riforma del Jobs Act che sostituì il vecchio Fondo di Solidarietà residuale , e la Naspi dimezzata per gli stagionali nel 2015 per opera del governo Renzi. Trasformando di fatto migliaia di posti lavoro in contratti a tempo determinato senza coperture retributive e contributive nei periodi di fermo.
Sono le moderne forme di precariato. E su questo problema – in particolare quello degli operatori ‘termali’ – l’Ugl ha già chiesto al ministero del Lavoro un intervento.
“Come Ugl avevamo chiesto al governo anche misure ad hoc su: esodati , cassaintegrati in deroga, riforma delle pensioni e ricambio generazionale. Prendiamo atto che le nostre richieste sono state se non altro ascoltate e nel caso di ‘quota 100’ incardinate nella norma grazie al contributo di idee di Claudio Durigon, già vicesegretario dell’Ugl ed oggi sottosegretario del governo Conte” : ricorda Tullia Bevilacqua .
“Adesso , per potere rilanciare definitivamente l’occupazione , si deve garantire anche una vera riforma fiscale che allenti la morsa delle tasse su lavoro, famiglie e imprese, soprattutto quando queste ultime decidono di assumere giovani, donne e over 50. E si mettano in moto le grandi opere. Si attivino nuovi cantieri grandi e piccoli per ammodernare il paese e rilanciare l’economia”: propone il segretario generale dell’Ugl Emilia-Romagna: “In questo senso lo sblocca cantieri varato dal governo è un bel segnale”: conclude Tullia Bevilacqua.