“Nessun componente di Uniti per Massa Lombarda ha mai messo in pericolo i valori democratici e di convivenza solidale e l’Anpi farebbe bene a scusarsi per l’attacco ingiustificato nei miei confronti e in quelli della lista”. Maria Elena Morra, candidata sindaco del centrodestra alle recenti elezioni risponde all’Associazione nazionale partigiani d’Italia . L’Anpi ha infatti esposto in questi giorni davanti al municipio di Massa Lombarda un manifesto per sottolineare il proprio contributo alla riconferma del sindaco uscente Daniele Bassi, candidato del centrosinistra. Tutto normale, o quasi, se non fosse che nel manifesto l’associazione accosta Maria Elena Morra, la Lega e la compagine del centrodestra alle formazioni neofasciste. Da qui l’ira della Morra e la richiesta di scuse
“Abbiamo condotto una campagna elettorale corretta, senza mai offendere e attaccare nessuno – sottolinea Maria Elena Morra – nessun linguaggio violento o “fascisteggiante” per seminare odio e paura. Sono affermazioni ridicole e offensive che non possiamo tollerare. Nella nostra campagna elettorale abbiamo fatto proposte per il paese senza mai criticare o insultare nessuno, credo che l’Anpi questa volta abbia preso un grosso granchio. Non siamo fascisti e tantomeno diffondiamo odio e paura – prosegue Morra – le parole dell’Anpi sono fortemente diffamatorie, pertanto chiedo all’associazione di scusarsi pubblicamente dopo avermi offeso utilizzando uno spazio del Comune. In caso contrario sarò costretta a querelare l’associazione per diffamazione, aspetterò qualche giorno, se non succederà nulla procederò con la denuncia. Se per l’Anpi la Lega è sinonimo di fascismo a prescindere da tutto, è un problema loro, e vorrei anche sottolineare che l’appello dell’Anpi ai candidati sindaci della provincia di Ravenna per sottoscrivere un documento contro il fascismo a me non è mai arrivato. Ora è facile dire che non l’ho sottoscritto perché sono fascista, ma la verità non è questa e credo che un tale atteggiamento non faccia onore all’Anpi. I partigiani accusano la Lega di fomentare odio e paura, ma con questo volantino a Massa Lombarda gli unici ad alimentare odio sono stati proprio loro”.