Il 31 maggio rappresenta una ricorrenza molto importante per la lotta contro il cancro: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 1988, ha infatti scelto questa data per celebrare la Giornata Mondiale Senza Tabacco, il cui scopo è quello di incoraggiare le persone a spegnere la sigaretta per almeno 24 ore. Il fumo risulta a tutt’oggi uno dei primi fattori di rischio per lo sviluppo di vari tipi di neoplasie, non solo quello al polmone ma anche quelle a carico di cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie.
Per questo motivo in vista del 31 maggio l’Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione con Azienda USL e con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ha organizzato una serie di iniziative rivolte ai più giovani, per stoppare sul nascere possibili comportamenti che mettano a repentaglio il loro benessere. Sono stati coinvolti in questi progetti 60 istituti scolastici, circa 11.00 studenti e oltre 600 insegnanti di tutte le strutture della Romagna. Come di consueto, i ragazzi sono stati coinvolti in una sorta di contest in cui potevano mettere a frutto la loro creatività concentrandosi al contempo sugli effetti più dannosi del fumo: gli studenti sono stati chiamati a realizzare il manifesto che lo IOR utilizzerà in vista della Giornata Mondiale Senza Tabacco per convincere le persone a spegnere la sigaretta. A vincere il concorso quest’anno è stata l’alunna Irene Grossi della classe II B dell’I.C. Matteucci, sede Cova-Lanzoni, di Faenza. L’elaborato della giovane è stato affisso in tutta la Romagna ed è stato distribuito nelle scuole di ogni ordine e grado della zona.
Le iniziative su Ravenna e Faenza correlate al 31 maggio e alla prevenzione dei tumori in genere non si sono comunque esaurite qui. La mostra dei lavori degli alunni delle scuole secondarie di I grado che hanno partecipato al progetto “Liberi di scegliere” verranno esposte nell’atrio dell’Ospedale degli infermi dal 28 maggio al 22 giugno e presso gli spazi comuni del Centro di Medicina e Prevenzione di Ravenna.
«Per lo IOR le attività di prevenzione sono fondamentali – ha aggiunto il Direttore Generale Fabrizio Miserocchi – ci danno la possibilità di rivolgersi a un pubblico più giovane, solitamente meno sensibile alle tematiche della lotta contro il cancro. Invece è proprio alla loro età che si formano quelle cattive abitudini che li porterà in seguito ad avere un maggiore rischio di soffrire di problematiche oncologiche da adulti. Assieme al sostegno della ricerca scientifica e all’assistenza gratuita dei pazienti, queste iniziative di sensibilizzazione fanno parte della mission della nostra struttura dalla sua nascita, nel 1979: in questi 40 anni ci siamo rivolti a circa 160.000 ragazzi, coinvolgendoli in progetti di lotta contro il fumo, l’alcol, le droghe e spiegandogli l’importanza di movimento e alimentazione sana mettendoli sempre al centro di questi percorsi. Speriamo che il loro esempio sia di lezione anche per qualche adulto che continua a perseverare in atteggiamenti rischiosi per il proprio benessere. Ci tengo a ricordare infine che in tutte le iniziative di prevenzione sono stati coinvolti anche i ragazzi che svolgono il percorso di Servizio Civile presso di noi: giovani che possono dialogare con gli adolescenti in maniera più diretta e coinvolgente, assorbendo al contempo i valori di una struttura che opera nel no-profit come lo IOR».