Apprendiamo della partenza della nuova navetta che collegherà il centro commerciale la Filanda con il centro storico di Faenza.
Questo ovviamente per permettere, così ci viene detto, a tutti, e soprattutto ai soggetti in difficoltà, di raggiungere la casa della salute ubicata all’interno del centro. Senza considerare, sempre a leggere, l’importanza per il centro storico, che avrà così a disposizione un nuovo parcheggio scambiatore.
Chiacchere e propaganda, ed altre motivazioni quelle reali che si celano dietro all’iniziativa, a nostro avviso.
In una Faenza perfetta, con strade ben tenute, ciclabili presenti e ben fruibili (oggi così non è), ed un centro storico correttamente supportato, forse, questo progetto, così tanto voluto dalla giunta, potrebbe avere un senso.
Il centro storico non è mai stato adeguatamente valorizzato, anzi, delle due, abbandonato. In nove anni di amministrazione Malpezzi contiamo un piano sosta, pochi investimenti e zero creatività, dove l’unico colpo di teatro è stata l’idea lanciata poco tempo fa della ruota panoramica a fianco del Duomo.
Il centro continua a vivere, dove ancora vive, per tenacia e competenza degli esercenti e delle attività che lo rendono attivo. E grazie a chi, non da meno, continua a viverci perché innamorato di questa parte di città.
Il green go bus già attivo dal piazzale antistante al Pala Bubani, risulta pieno solo negli orari di andata e ritorno degli uffici, (probabilmente proprio quelli comunali), ma gira a vuoto per i restanti orari, risultando così oggettivamente difficile riscontrare quanto di positivo ricada sul centro storico e sul commercio e per quanto possa realmente rappresentarne un plus.
Nell’aggiungere un servizio, che costa alle casse del comune, rimane per noi l’impressione che si voglia forzare la mano.
E qui veniamo al punto. Non che si voglia cercare di rilanciare forse un centro commerciale che mai è riuscito a decollare? Non che si voglia rilanciare un progetto, voluto da questa amministrazione, quello della casa della salute, che non funziona in nessun modo?
Vero è che il bus lo compra la ditta che prende in appalto, e che metà cifra viene rimborsata dalla regione (giunta Pd anche in questo caso, ricordiamo), ma il servizio, ripetiamo, rappresenta un impegno economico per il Comune. Quindi, molto semplicemente, per il nostro punto di vista si continua ad insistere, spendendo, per rilanciare qualcosa per cui già si è speso e per cui le cose non vanno.
Tra un anno per questa casa della salute non si saprà più cosa fare.
Punti di vista, sicuramente, ma noi abbiamo il nostro.
Certe coincidenze capitano però solo a Faenza.