Tre grandi ciclisti romagnoli racconteranno le loro esperienze nelle grandi competizioni nazionali e internazionali. Sabato 18 maggio alle 18, al teatro Rasi, di Ravenna saranno protagonisti Gilberto Vendemiati, Luciano Sambi e Giovanni “Gino” Cavalcanti.
I tre hanno fatto la storia del ciclismo romagnolo e in occasione del 102esimo Giro d’Italia, in collaborazione con Comune di Ravenna – Servizio Turismo, il Circolo Sogni dedica un appuntamento a loro e al cinema su questo meraviglioso sport. L’ingresso è gratuito.
Vendemiati, Cavalcanti e Sambi saranno intervistati dai giornalisti Maurizio Ricci e Alberto Mazzotti. In sala sarà presente un altro grande ciclista del passato: Angelino Miserocchi.
Dal palco del teatro i protagonisti racconteranno i segreti di questo mestiere, a cui è poi dedicata la proiezione del film “Wonderful losers – Il mondo mai raccontato dei gregari” che ha vinto innumerevoli premi e che racconta le fatiche dei gregari: i veri “guerrieri, cavalieri e monaci” del ciclismo professionista. Quando “perdere” diventa una vittoria. Il film porta la regia di Aruna Matelis, che i 21 giorni del Giro d’Italia sono il perfetto scenario per l’odissea dei gregari e dei loro angeli custodi, i medici di corsa. Un film imperdibile per gli amanti dei pedali e delle grandi sfide sulle due ruote.
Di seguito un breve riassunto delle carriere dei tre protagonisti dell’incontro.
Gilberto Vendemiati fu professionista dal 1963 al 1967, partecipò a tre edizioni del Giro d’Italia e una del Tour de France. Da dilettante vinse una tappa del Tour de l’Avenir del 1961 (con una fuga di 190 chilometri) e la prima edizione del Giro della Valle d’Aosta nel 1962. Passato professionista nel 1963, corse due stagioni con la Gazzola. Nel 1965 passò alla Salvarani e partecipò al Tour de France riuscendo a concluderlo al 70º posto mentre il suo capitano, Felice Gimondi, si aggiudicò la corsa. Nel 1965 corse anche il Giro d’Italia e il suo capitano Adorni trionfò. Disputò la sua ultima stagione da professionista nel 1967 con la Max-Meyer.
Giovanni “Gino” Cavalcanti ebbe una splendida carriera che lo ha portato a correre importantissime manifestazioni. È stato professionista dal 1969 al 1979, partecipò tre volte ai mondiali. Corridore con caratteristiche di passista, svolse attività di gregario di Felice Gimondi. Partecipò a dieci edizioni del Giro d’Italia tra il 1969 e il 1978, a due edizioni del Tour de France ed ai mondiali del 1971, 1972 e 1975.
Luciano Sambi fu professionista dal 1965 al 1967, vinse il Giro di Toscana nel 1965. Selezionato in più occasioni per vestire la maglia della nazionale, fece parte della spedizione azzurra ai Campionati del mondo di ciclismo su strada a Sallanches e partecipò in due occasioni, nel 1963 e nel 1964, con la maglia azzurra, al Tour de l’Avenir, nella prima occasione in qualità di riserva e nella seconda esperienza da vero e proprio protagonista collezionando tre piazzamenti nei primi tre di tappa, senza tuttavia riuscire a cogliere il successo, ed aiutando Felice Gimondi nella conquista della classifica generale. Passò professionista nel 1965 con i colori della Legnano aggiudicandosi il Giro di Toscana precedendo Imerio Massignan.
Sempre nel 1965 fu autore di una significativa prestazione a cronometro al Gran Premio Castrocaro Terme – Forli che concluse sul gradino più basso del podio dietro a Jacques Anquetil e Felice Gimondi. Dopo il ritiro ha aperto con grande successo un negozio-officina dedicato al mondo del pedale.