C’è un po’ di Ravenna nello spazio. Parla infatti romagnolo una delle componenti principali per lanciare in orbita i nuovi razzi delle missioni dell’ESA, l’agenzia spaziale europea: l’additivo per rallentare e ritardare la combustione del carburante dei razzi è prodotto nel polo chimico ravennate da Cray Valley, nell’unico stabilimento italiano dell’azienda del gruppo Total.
L’impianto è stato infatti recentemente acquistato da Avio, azienda leader nel settore della propulsione spaziale e principale produttore dei booster di decollo dei nuovi razzi Ariane 6 e Vega Plus. Attualmente in via Baiona la destinazione spaziale del composto, il polibutadiene idrossilato (htpb), è meno del 4 per cento, 70 tonnellate all’anno su una produzione totale di duemila: entro il 2026 salirà a 500 tonnellate, arrivando ad assorbire un quarto della produzione totale.
“E’ un progetto ad alta valenza strategica – spiega Marco Cavina, CEO di Cray Valley Italia, che conta oggi 18 dipendenti per un fatturato di 7,5 milioni di euro – grazie ad Avio, tutto il programma spaziale europeo sarà impostato con un prodotto ravennate realizzato interamente dal team Cray Valley, che ha portato le competenze, la professionalità e gli alti standard di sicurezza del gruppo Total”.