«Serve la stessa responsabilità nella difesa degli allevamenti e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio».
È quanto afferma Coldiretti Ravenna in riferimento al Piano Lupo presentato dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che rappresenta un passo in avanti per cercare di ripristinare una situazione di equilibrio.
«Ecco, allora, che diviene prioritario affiancare al Piano Lupo l’apertura di canali rapidi ed efficaci per garantire giusti indennizzi alle aziende che subiscono danni dai frequenti attacchi. I risarcimenti – afferma Nicola Grementieri, responsabile Coldiretti per il Comprensorio dell’alta collina faentina – devono essere certi, arrivare con rapidità, senza intoppi e complicazioni burocratiche e soprattutto coprire anche i danni indiretti. I risarcimenti, infatti, attualmente non tengono conto delle perdite dovute alla riduzione di produzione (latte, carne, aborti) conseguenti agli attacchi dei predatori, ma si limitano a coprire, quando va bene, solamente il valore del capo ritrovato sbranato».

I numeri relativi al biennio 2017-2018: in totale gli attacchi segnalati e poi certificati dall’Ausl sono stati 8, equamente divisi tra le due annualità, tutti nei territori di Casola Valsenio, Riolo Terme e Brisighella:
«Ebbene – commenta Grementieri – di questi casi, che riteniamo essere una minima parte di quelli realmente avvenuti, ad oggi solo 2, relativi al 2017, sono stati risarciti dalla Regione».

«Ci aspettiamo – conclude Coldiretti Ravenna – un impegno concreto per tutelare un bene comune con un sostegno pubblico a sistemi di difesa appropriati e un adeguato rimborso dei danni, con procedure amministrative semplificate e rapide, problema ancora insoluto non solo per i danni da lupo, ma anche più in generale per la fauna selvatica».