L’attività di home restaurant da tempo è sotto l’attenzione delle associazioni di categoria. Nella giornata di martedì, Confcommercio ha inviato un ultimo comunicato dedicato al settore, chiedendo più tutela per i propri associati e norme più restrittive. A Confcommercio risponde oggi Home Restaurant Hotel, piattaforma online che permette ai potenziali clienti di entrare in contatto con le persone iscritte al sito internet che hanno scelto di aprire un’attività di home restaurant:
“In base a quanto ribadito dal Ministero dell’Interno in data 1 febbraio 2019, se l’attività di Home Restaurant è diretta a particolari soggetti ed è svolta occasionalmente, allora essa non sarà assoggettata alla disciplina dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande. In caso contrario e quindi se rivolta a un pubblico indistinto, sebbene esercitata occasionalmente, essa sarà classificata come somministrazione di alimenti e bevande. E ciò in considerazione del fatto che «anche se i prodotti vengono preparati e serviti in locali privati coincidenti con il domicilio del cuoco, essi rappresentano comunque locali attrezzati aperti alla clientela».
Pubblicato su Il sole 24 ore del 14 febbraio 2019 a Pagina 28
Il Ministero dell’interno con una nota del 1 febbraio 2019 permette agli home restaurant di lavorare su territorio italiano. Dal Mise non è uscito alcun comunicato stampa, l’ultimo parere risale a novembre 2017 ma come precisa la nota del Ministero dell’interno del 1 febbraio 2019 e pubblicato sul sole 24 ore del 14 febbraio 2019 per il Ministero dell’interno fa fede la risoluzione del Mise del 2016. Confcommercio sta giocando sporco, siamo pronti a depositare tutto in Procura ed allegheremo il tutto al Ministero dell’interno”.