Il degrado ambientale generato dall’abbandono di rifiuti è un fatto di immediata percezione e riguarda ogni tipologia di rifiuto (domestico e speciale).
Sotto l’aspetto normativo, giova ricordare che è sancito il divieto assoluto di abbandono dei rifiuti sul suolo e nel sottosuolo e parimenti nelle acque superficiali e sotterranee. La violazione di tale divieto comporta una sanzione penale, se l’abbandono è riconducibile ad un’attività di impresa o ad un ente, mentre, se si tratta di rifiuti di natura domestica, per i privati la sanzione è amministrativa. In ogni caso, il responsabile dell’abbandono è tenuto a rimuovere e ad avviare a recupero o smaltimento i rifiuti, assicurando il ripristino dello stato dei luoghi.
La polizia locale della Romagna Faentina ha quindi rinvenuto in uno scarico abusivo di notevoli dimensioni, materiale riconducibile ad attività veterinaria: aghi flebo, garze e i feti di alcuni cagnolini. Probabilmente i resti di un intervento abortivo su di un cane di grossa taglia. I vigili faentini, dopo aver sequestrato il materiale, sono riusciti a risalire alla clinica veterinaria responsabile, una clinica veterinaria forlivese, e hanno proceduto ad indagare, in accordo con quanto disposto dalla procura di Ravenna, il legale rappresentate per abbandono di rifiuti speciali.
Oltre alla denuncia penale si è provveduto anche a contestare diverse sanzioni amministrative nei confronti di privati responsabili di altri abbandoni.
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