Nel corso del 49’ Congresso nazionale del PRI, in corso di svolgimento a Bari, è stato approvato un documento a sostegno delle attività Oil&gas.
Il documento è stato illustrato da Giannantonio Mingozzi (proponenti Eugenio Fusignani, Stefano Ravaglia, Claudio Suprani, Aride Brandolini, e delegati di più regioni) ottenendo l’unanimità dei consensi.
Nel documento si legge che “il Congresso del PRI esprime piena solidarietà a tutti coloro, imprese e dipendenti che operano nel comparto offshore e Oil&gas fortemente pregiudicato dalle recenti decisioni di Governo e Parlamento che bloccano ogni attività di ricerca e di produzione di gas e che provocano la perdita di migliaia di posti di lavoro”.
“Si tratta di un settore d’eccellenza dell’economia italiana – aggiunge il PRI – strategico anche per la transizione verso le energie rinnovabili e composto da imprese qualificate in tutta Italia ed in particolare a Ravenna e sulla costa romagnola, che rischiano di chiudere se non riprendono gli investimenti e si rilasciano nuove concessioni”.
“E’ paradossale, ad avviso dei repubblicani, che il gas estratto da Croazia, Albania, Montenegro e altri Paesi dell’Adriatico venga poi rivenduto all’Italia, costretta ad importarlo con dispersioni , maggiori costi per imprese e famiglie e minori entrate tributarie e fiscali per lo Stato”.