Nella via delle Industrie, in pieno centro urbano, all’interno del piazzale dell’ex sede del Consorzio Agrario, si verifica, già da lungo tempo, una situazione di estremo degrado. Lì vicino, al civico 76, si trova l’Accademia di Belle Arti. Nelle foto, che abbiamo ricevuto disgiuntamente da due persone, si distinguono una serie di camper, dove, a quanto ci è stato rispettivamente riferito da tali persone, “vivono nascosti” dei gruppi nomadi, “gente che va e gente che viene”, e una discarica di rifiuti abbandonati, tra cui “gomme auto ed eternit”. La signora che il 6 febbraio è venuta a contattarci di persona in Comune, presso l’ufficio di Lista per Ravenna, “perché ci tiene alla sua città, le dispiace vederla così ed è pericoloso anche per le abitazioni che sono lì vicino”, ci ha riferito di aver “fatto la segnalazione a Hera che ha girato tutto alla Polizia municipale”: giustamente, perché Hera non può intervenire sulla raccolta dei rifiuti nelle proprietà private. Secondo l’altro signore, che ci ha contattato ieri, “la polizia ogni tanto ci fa un giro…questo è danno ambientale”.
Diversi cittadini avevano in precedenza contattato la nostra consigliera territoriale della Darsena, Elisa Frontini, che qui sottoscrive, inviando altre foto della situazione, monitorata anche da giovani attivi in altro raggruppamento.
Il 2 febbraio scorso, il comandante della polizia municipale di Ravenna ha dichiarato pubblicamente: “Il Governo ha chiesto ai comuni di monitorare le situazioni di degrado urbano, di sgomberare le strutture occupate abusivamente e di continuare a presidiarle per evitare si creino nuovamente situazioni critiche. Sul nostro territorio la situazione è buona e non ci risultano strutture abbandonate occupate…Tra gli immobili abbandonati, già controllati in passato, ma regolarmente chiusi e senza più segnalazioni di occupanti abusivi risultano la Fabbrica dismessa di via Eustachio, lungo il Candiano, l’ area dell’Ippodromo Comunale, l’ ex Consorzio agrario di via delle Industrie”.
Almeno per quanto riguarda il piazzale dell’ex Consorzio Agrario, questa dichiarazione sembra contrastare con la situazione, tutt’altro che recente, di cui sopra.
Ci rivolgiamo perciò al sindaco perché riferisca come intenda operare in proposito, tenuto conto, tra l’altro, che, secondo il testo unico di legge che regola i Comuni italiani: “In particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Le medesime ordinanze sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale, in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana…”.