Sarà presentato venerdì 25 gennaio 2019, alle 17.45, al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, il libro “Ceramica e nuove imprese a Faenza. Artigiani contemporanei e ricambio generazionale nel sistema faentino della ceramica”, scritto da Paola Casta e pubblicato da Homeless Book.
Si tratta di una ricerca, promossa e sostenuta dalla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche e da La BCC (Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese) e pubblicata grazie al sostegno di Ente Ceramica Faenza, che aveva come obiettivo quello di identificare percorsi per la creazione di nuove imprese nel campo della ceramica artistica e artigianale a Faenza. Paola Casta ha affrontato questa tematica con un doppio approccio, quantitativo e qualitativo, che ha consentito di cogliere diversi spunti interessanti, che saranno presentati nel corso dell’incontro al MIC, nel quale interverranno Claudia Casali (Direttore MIC), Massimo Isola (Vicesindaco e Assessore alla Ceramica di Faenza, Presidente di Ente Ceramica Faenza) e Edo Miserocchi (Presidente Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche Faenza), che hanno scritto tre testi di presentazione al libro.
“Le Borse di Studio e Ricerca che vengono proposte da La BCC e dalla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche intendono investire nella formazione e nella conoscenza delle nuove generazioni per capitalizzare sul futuro di questo territorio e promuovere l’inserimento dei giovani nella società. Il lavoro di Paola Casta affronta, in termini propositivi, il futuro della ceramica e delle botteghe artigiane, da sempre un’eccellenza del nostro territorio”, sottolinea Edo Miserocchi.
“L’indagine di Paola Casta aiuta la ceramica faentina a capire meglio sé stessa, a fuggire dai tentacoli del presente permanente, e a porsi con orgoglio dentro la linea del tempo”, scrive Massimo Isola nella presentazione al libro. “Poi l’autrice traccia qualche risposta concreta, esplora esempi virtuosi, entra nel dettaglio della risposta inglese. Trame utili, molto utili. Sta ai tanti soggetti in campo trasformare questa nuova considerazione della ceramica da parte dei cittadini del mondo in una opportunità per scrivere un nuovo capitolo, appassionante e coinvolgente, di questo grande romanzo ceramico che accompagna l’uomo nello spazio e nel tempo”.
“La puntuale analisi del ‘Sistema Ceramico’ promossa da Paola Casta mostra una ricerca dettagliata supportata da esempi vari e vincenti”, scrive Claudia Casali nella sua presentazione al libro. “Fare ceramica oggi significa portare avanti una tradizione di Made in Italy che il mondo intero ci invidia. Le tante azioni di divulgazione promozionale, le tante politiche culturali ed incentivi ad hoc sono la base da cui ripartire per un nuovo modello di ‘sistema Italia – sistema ceramica’, coinvolgendo innanzitutto le giovani generazioni, perno del nostro avvenire e perno della riflessione proposta da Paola Casta”.
L’autrice dedica anche un focus al cambiamento dei mercati e dei processi di costruzione del valore del prodotto di artigianato ceramico: l’economia dell’esperienza e dell’immateriale hanno un impatto importante in questo ambito, anche per il fatto che si tratta di prodotti e imprese strettamente radicati in un territorio, che costruiscono il proprio valore proprio a partire dall’appartenenza a tale territorio.
Nel secondo capitolo, l’autrice entra nello specifico del caso faentino, fornendo una fotografia delle caratteristiche attuali del sistema faentino della ceramica, con un focus particolare su artigiani e botteghe, analizzati attraverso un questionario ai ceramisti e una serie di interviste. I percorsi per la nascita di nuove imprese, infatti, si inseriscono all’interno di un quadro di imprese già operanti, con le quali condividono criticità e potenzialità: l’esistenza di un “Sistema Faenza” emerge proprio come caratteristica distintiva del territorio faentino, e rappresenta un elemento di vantaggio competitivo per artigiani e botteghe ceramiche.
L’identificazione di possibili percorsi per la nascita di nuove imprese e per favorire il ricambio generazionale viene trattata nel terzo capitolo, partendo dall’individuazione di un dato, ovvero l’esistenza di costi generali molto alti quale elemento critico per l’apertura di un’impresa. L’attenzione dell’autrice si è dunque focalizzata sull’analisi di soluzioni in grado di abbattere questi costi, trovando in un modello inglese di condivisione di spazi e servizi per ceramisti una possibile modalità applicabile anche a Faenza.
Un tema trasversale è quello della formazione, strettamente collegato con la nascita di nuove imprese: nel libro emerge come si stiano facendo strada anche percorsi di formazione non tradizionali, in grado di formare figure “ibride”, che sappiano unire competenze tecniche, culturali e progettuali, con un forte orientamento all’innovazione.
Paola Casta
Nasce a Faenza nel 1983.
Dopo la laurea specialistica in Economia della Cultura all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed esperienze di studio a Rotterdam e Manchester, lavora nel settore della cultura e della comunicazione, con esperienze nell’organizzazione di eventi e progetti, nel web copywriting e community management. In parallelo, inizia una avventura “inaspettata” come assistente alla regia televisiva e collabora tuttora con l’Antoniano di Bologna per lo Zecchino d’Oro.
Nel 2012 inizia a lavorare anche nel settore della ceramica artistica e artigianale, e oggi organizza Argillà Italia a Faenza, collabora con l’Associazione Italiana Città della Ceramica, con il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale “Città della Ceramica” ed è segretario di Ente Ceramica Faenza.