5 strutture trovate non in regola con la tassa di soggiorno a Cervia, quest’anno applicata per la prima volta nella località romagnola. Strutture che hanno omesso, in tutto o in parte, gli adempimenti dichiarativi e/o di riversamento. Il dato emerge a conclusione dei controlli condotti dalla Polizia Locale e dalla Guardia di Finanza di Cervia. I titolari sono stati quindi denunciati alle autorità competenti, la Corte dei Conti e la Procura.
“Siamo molto soddisfatti – dichiara il Sindaco – della positiva collaborazione degli albergatori e dei gestori delle altre strutture ricettive che hanno capito che questo contributo richiesto ai turisti viene poi speso a loro vantaggio per opere, manutenzione, sicurezza, promozione e grandi eventi, facendo crescere l’economia turistica stessa. Risultano operative all’interno del gestionale n. 975 strutture ricettive, che hanno dichiarato e riversato l’Imposta di Soggiorno per l’anno 2018. Sono state individuate, in corso d’anno, solo 5 strutture che non avevano provveduto agli adempimenti e per questo, nonostante i numerosi solleciti, si è stati costretti con la Guardia di Finanza ad intervenire, anche per tutelare gli altri operatori onesti. Il prossimo anno, partirà una ulteriore campagna d’informazione verso gli appartamenti affittati e continuerà l’opera di controllo per la verifica del rispetto degli obblighi dichiarativi e di regolare riversamento da parte delle strutture ricettive di quanto incassato. Crediamo sia giusto infatti che tutti riscuotano e poi riversino al Comune il contributo richiesto ai turisti per migliorare la città”.