“Come i gruppi Cambierà e Forza Italia da mesi, ormai anni, denunciano, anche i sindacati non nascondono più la situazione inaccettabile presso il reparto di medicina più grande dell’intera Area Vasta, ovvero quello del Santa Maria delle Croci” commentano Alberto Ancarani e Samantha Tardi, rispettivamente capogruppo in consiglio comunale per Forza Italia e per il MoVimento CambieRà.
“La crisi è forte e lo è a prescindere dalla fase di picco influenzale” aggiungono i due consiglieri. “Il reparto polmone, infatti, è stato un grande bluff spacciato dalla Direzione Aziendale come la soluzione di tutti i problemi ma la sua permanenza in essere, peraltro a scapito di un altro reparto, anche fuori dal picco influenzale, dimostra ulteriormente quanto grave sia la crisi di medicina e quanto vergognoso sia l’atteggiamento di una direzione che nasconde la polvere sotto il tappeto.
A questo si aggiungono gli ulteriori cosiddetti “appoggi” in altri reparti che contribuiscono in primis a danneggiare gli interventi programmati, siccome si occupano letti a discapito delle programmazioni preesistenti e, cosa ben più grave, a contaminare con quei batteri ormai immuni agli antibiotici, anche reparti che altrimenti non subirebbero, o subirebbero in maniera del tutto minore, quel rischio.
Se poi si unisce l’impreparazione dovuta alla giovane età di alcuni nuovi assunti in Pronto Soccorso e la fuga di molti medici più esperti, che costringe alcuni dei professionisti di medicina a fare un eccesso di consulenza presso il pronto soccorso, ecco che la tempesta perfetta finisce per abbattersi sull’intero nosocomio ravennate.
Quanto diciamo non è frutto di invenzione, ma di precisi racconti di medici e di personale che opera in ospedale quotidianamente e se è comprensibile, ma assolutamente non condivisibile, l’autodifesa che la Direzione Aziendale compie di se stessa, sempre più grave appare la minimizzazione che ne fa il Sindaco che parla di problemi generici in ospedale, ma non ha il coraggio di rappresentare pubblicamente la gravità di una situazione in cui il collasso della struttura è tutt’altro che improbabile.
Politicamente è del tutto incomprensibile il trattamento che viene riservato dalla Direzione Aziendale a Ravenna rispetto ad altri ospedali dell’Area Vasta. Sarebbe inaccettabile in ogni caso, ma lo è ancor di più laddove non si scorgono contropartite politiche che spieghino come mai la giunta ravennate sia così silente davanti ad un tale sfacelo.
Quella che si manifesta è una manifesta incapacità politica del nostro Sindaco, titolare della delega alla sanità per sua precisa scelta, nell’ottenimento di garanzie sulla sanità ravennate ai tavoli regionali. Ovviamente questo comportamento sarà certo un ottimo spunto per le scelte future degli elettori per il nuovo governo dell’Emilia Romagna. Elezioni che si svolgeranno proprio nel novembre di quest’anno”.