Da venerdì 4 a domenica 6 gennaio in piazza Vittorio Emanuele II a Cotignola torna E’ trèb in piàza, tre giornate di musica e convivialità attorno al fuoco.
Venerdì 4 gennaio alle 15 ci sarà l’accensione del fuoco, preceduta da un saluto del sindaco e della giunta comunale. Dalle 17 Aldo e la sua fisarmonica e dalle 21 canti e balli della tradizione con la Pneumatica Emiliano Romagnola.
Sabato 5 gennaio dalla prima mattinata la brace è accesa per la cottura dell’aringa. Alle 14.30 gimkana per bambini, a cura della Società ciclistica cotignolese e del Fans Club Alan Marangoni, dalle 16 scambio di figurine a cura del Cotignola Calcio. Alle 21 musica con il gruppo folk Quinzan: canzoni della tradizione contadina, brani per bambini che trasmettono allegria contagiosa e vivace, altri riflessivi e poetici.
Domenica 6 gennaio dalla prima mattinata la brace è accesa per la cottura dell’aringa. Alle 15 “La Fatina Arcobaleno” intratterrà il pubblico con spettacoli di magia e giocoleria, baby dance, balli di gruppo e bolle di sapone. Merenda con cioccolata calda e panettone e befana per tutti i bambini a cura di CotignolaInvita e della Pro Loco. In serata alle 21 il concerto del duo Jamin-à (chitarre, contrabbasso, voci) canzoni per la pace, canti e ballate italiane.
Tutte le sere dalle 18 apertura dei punti di ristoro con cappelletti al ragù, panini con salsiccia e pancetta, stufato, pizza fritta, minestra coi fagioli, patate fritte, bruschette, dolci e caldarroste, il tutto innaffiato da vino e vin brulé.
E’ trèb in piàza è organizzato dalle associazioni Centro Sociale Il Cotogno, Pro Loco Cotignola, Soc. Ciclistica Cotignolese, Fans Club Alan Marangoni, Moto Club I Leoni, A.S.D. Calcio Cotignola, Podisti Cotignola, Società Cicloturistica Cotignolese, Gruppo Alpini Cotignola, Associazione Coyote, in collaborazione con la rete di imprese CotignolaInvita e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
“L’iniziativa, partita qualche anno fa con grande entusiasmo e partecipazione si era nel tempo affievolita – spiega il sindaco Luca Piovaccari -. Quest’anno abbiamo messo attorno a un tavolo le nostre associazioni di volontariato e siamo riusciti a costruire una nuova formula, più collegiale, che ci consentirà di rilanciare questo evento. Un’occasione di incontro e condivisione delle festività per tutta la comunità, un modo semplice per passare qualche ora insieme tra canti, musica e tradizioni della nostra gastronomia”.