Tre persone si sono intossicate col monossido di carbonio nella prima serata di giovedì a Faenza. Una è risultata in gravi condizioni, ricoverata all’ospedale manfredo con il codice di massima gravità, non è riuscita a superare la crisi cardio-respiratoria.
L’incidente è avvenuto intorno alle 20, in via Farini, dove è scattato l’allarme all’interno di un appartamento: un 40enne ha iniziato a sentirsi male a causa delle esalazioni provenienti da un braciere acceso a causa del freddo. A trovare l’uomo privo di sensi è stato il coinquilino che ha lanciato l’allarme. Il primo ad arrivare sul posto è stato il vicino di casa, un 45enne originario dell’Albania, che ha tentato di rianimare il 40enne svenuto.
Quando Vigili del Fuoco e operatori del 118 sono arrivati sul posto, le condizioni del residente erano già gravi. In arresto cardiaco, Abtellatif Aboufaris, di origini marocchine, è stato sottoposto alle procedure di rianimazione. L’intera operazione di soccorso non è stata facile a causa della quantità di monossido di carbonio presente nei locali. I due residenti sono quindi stati ricoverati all’ospedale cittadino, dove però il 40enne è deceduto un paio di ore più tardi.
Il vicino albanese, tornato a casa, si è sentito a sua volta male ed è stato anch’egli ricoverato in ospedale. Dopo le prime cure, assieme al coinquilino del 40enne, è stato trasportato al centro iperbarico di Ravenna.
Le indagini su quanto accaduto sono state affidate alla Polizia di Faenza, la quale si avvarrà della relazione degli stessi Vigili del Fuoco