Sabato 15 dicembre al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza il «Gruppo Disabilità Faenza» ha presentato le numerose iniziative e i due progetti della prima campagna unitaria di ricerca fondi per «La Bottega della Loggetta» e il servizio per ragazzi autistici «La Chiocciola». Lo ha fatto durante la nascita del Tavolo disabilità Faenza che raggruppa diverse associazioni e realtà operanti sul territorio sul tema. Madrina d’eccezione di questo importante momento sociale faentino è stata la cantante Ornella Vanoni. Assieme a lei circa un centinaio le persone disabili e i loro familiari che hanno condiviso il lavoro realizzato negli ultimi tre mesi dall’Azienda si servizi alla persona della Romagna faentina, Anffas, Anmic, A Mani Libere, Autismo Faenza, Genitori Ragazzi Down. Tema condiviso e soprattutto sottolineato dalla stessa Vanoni è stato quello della «necessità di unire le forze con l’obiettivo comune di coinvolgere la cittadinanza nel sostegno ad azioni di inclusione sociale di persone con disabilità». Durante l’evento si sono quindi illustrati nel concreto i progetti oggetto della campagna di ricerca fondi, e che attualmente sono quasi completamente finanziati dalle famiglie con risorse proprie. Ecco che i giovani con disabilità intellettiva della «Grd» hanno illustrato nel dettaglio le numerose caratteristiche che ha la loro «Bottega della Loggetta». Un negozio di prodotti biologici a chilometro zero che è anche e soprattutto un laboratorio di crescita e di sviluppo del proprio potenziale cognitivo, affettivo e relazionale. Il tutto con l’obiettivo di arrivare a poter potenziare l’autonomia e indipendenza individuale. Poi c’è stato Enrico, un ragazzo con sindrome di Asperger, che ha presentato il progetto «La Chiocciola», un centro educativo pomeridiano per bambini e ragazzi di età compresa fra 0 e 35 anni di età, affetti da disturbi dello spettro autistico. Un centro che rappresenta un’occasione di sollievo quotidiano per le famiglie, fornendo contesti felici e appropriati per la relazionalità e operatori formati con metodologie specifiche per l’autismo.
Dopo questo primo momento di lancio e incontro con le persone direttamente collegate al progetto, il Gruppo disabilità Faenza prevede altre iniziative questa volta mirate alla raccolta fondi per lo sviluppo dei due progetti.
Intanto per affiancare e aiutare l’iniziativa è possibile fare una donazione a: «Associazione genitori ragazzi down Faenza», conto corrente dedicato, Gruppo disabilità Faenza presso Banca Prossima Iban: IT06 T033 5901 6001 0000 0163 319.
Per ogni ulteriore informazione è attivo il sito : www.gruppodisabilitafaenza.it