“È curioso constatare come coloro che affermano quotidianamente che Ravenna sia una città morta, priva di eventi e incapace di offrire una valida proposta turistica siano poi quelli che si mettono di traverso quando l’amministrazione comunale o dei privati cittadini tentano di organizzare delle iniziative per animare le nostre serate” il segretario provinciale dei Giovani Democratici, Michelangelo Vignoli, interviene sulle polemiche di questi giorni che stanno attraversando la citttà “Prima la polemica sul circolo culturale Abajour (portato alla chiusura) in via Ghibuzza, poi contro gli eventi organizzati alla Sala Strocchi e ora contro la musica dell’Enoteca Bastione.
In prima linea nella battaglia contro chi anima le serate della nostra città adesso troviamo il coordinatore comunale di Forza Italia Ravenna Nicola Tritto, che bolla come ‘poco appropriata’ la presenza di locali che fanno musica nel centro storico e che chiede di fatto più restrizioni per chi cerca di aggregare giovani e meno giovani la sera. In poche parole, un invito a stare alla larga dal centro di Ravenna per chi vuole assistere ad un concerto in un locale, per chi vuole uscire la sera a bere con gli amici in un pub o per chi vorrebbe partecipare a eventi culturali.
La domanda sorge spontanea: a cosa serve dunque un centro storico se non ad aggregare e ad animare la vita delle persone e a far vivere ai turisti l’aspetto più conviviale della nostra comunità? È chiaro che bisogna rispettare ordinanze e regolamenti che legiferano sulla materia, ma se ci riduciamo a fermare la musica, a obbligare chi organizza rassegne e discussioni culturali a chiudere e a barricarci tutti quanti in casa dopo le 22 in religioso silenzio forse finiremo veramente per vivere in una città morta, senza la possibilità di incrociare un amico in una passeggiata serale, con le luci spente e i locali vuoti.”