Come si diffonde la droga nelle scuole?. Vi siete mai posti il problema di come i ragazzi dai 12 ai 13 anni vengono a contatto la prima volta con la droga?
L’associazione Cuore e Territorio studia da tempo il fenomeno.
“Nella città di Ravenna si stanno costituendo gruppi di ragazzi che utilizzando il social WhatsApp aggregano centinaia e centinaia di adolescenti, tutti attratti dal mito delle feste da ballo – spiega l’Associazione -. Il gruppo uniforma ed elimina, quasi sempre, il volere del singolo e lo deresponsabilizza. Sono quasi sempre organizzate scientemente in luoghi che tranquillizzano i genitori (oratori, sale per feste di compleanno) e gli organizzatori, di frequente, utilizzano il nome di associazioni note per la loro serietà e capacità di controllo.
In altre parole, vi troverete di fronte a discoteche abusive, con tanto di ‘biglietto’ che varia dai 5 euro per le liste, ai 10 se ti presenti lì senza preavviso.
Oltre alla musica, i nostri figli incontrano ragazzi in cerca di emozioni che possono spaziare dal ‘palpeggio’ all’offerta di marijuana.
L’emulazione tra i ragazzi fa il resto.
Il consiglio?
Cari genitori – spiega Cuore e Territorio – vietate ai vostri figli di entrare in questo circuito o almeno fate questo tipo di controllo:
- a) fatevi presentare gli adulti di riferimento (scoprirete che non sono presenti – il loro nome verrà utilizzato solo per poter affittare le sale);
- b) chiedete di poter rimanere nella sala (se vi dicono che è mancanza di fiducia prendete la figlia/o e tornatevene a casa);
- c) non abbiate fretta, mettetevi pazientemente all’esterno della sala e attendete 30 minuti. Potreste vedere, nel branco che esce a fumare gli spinelli, vostro figlio.
RICORDATE che chi organizza lo fa per soldi, ma non ha né la capacità imprenditoriale, né la possibilità di gestire le eventuali criticità che sicuramente sorgeranno quando si inseriranno nella festa ‘branchi’ di ‘predatori’ organizzati ed in cerca di emozioni da ‘palpeggio’ furtivo o alla ricerca di futuri clienti dello sballo ‘stupefacente’ a cui offrire, le prime volte, gratuitamente una canna.
Ricordate che controllare il cellulare di vostro figlio è un dovere non un sopruso!”.