Il 9 novembre u.s. è stata pubblicata la Delibera della Giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna n. 2018/64165 dell’11 ottobre 2018 contenente l’approvazione del progetto di riqualificazione dell’ex Acetificio Venturi in seguito alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (fase di screening) nell’ambito della quale presentammo nel febbraio 2017 una serie di osservazioni. Il procedimento approvato contiene le risposte fornite dal proponente e dagli enti competenti.
Da un’attenta analisi delle risposte non possiamo fare altro che confermare la nostra contrarietà all’intero progetto. Anche se è ovviamente positivo che venga presentato un progetto di riqualificazione di un’area privata degradata, il tipo di intervento presentato non ci sembra per nulla adeguato al contesto urbano in cui si dovrà inserire.
Riteniamo preoccupanti, ad esempio, i dati relativi agli incrementi di traffico dovuti alle attività che si andranno a insediare nell’immobile, soprattutto se sommati alla famigerata gronda di attraversamento da tempo in progetto e adiacente all’area. Incrementi di traffico che inevitabilmente porteranno a disagi nella mobilità di un quartiere oggi estremamente tranquillo, a parte per quanto riguarda la zona dell’attraversamento ferroviario, che sarà ulteriormente gravata, un inevitabile peggioramento della qualità dell’aria, che riteniamo nell’analisi del proponente e nelle risposte degli enti sottostimato e un incremento dell’inquinamento acustico, che già oggi comporta degli sforamenti dei limiti di legge in Via Piano Caricatore e per il quale, non a caso, ARPAE ha preteso una serie di corpose prescrizioni e vincoli.
Anche dal punto di vista energetico avremmo auspicato qualcosa di innovativo per garantire un intervento ambientalmente sostenibile e, invece, come confermato dalle risposte alle nostre osservazione, quest’opera ammantata di verde, non farà altro che rispettare unicamente le vigenti normative in tema di prestazione energetica degli edifici (ci mancherebbe!!!).
Il nostro non vuole essere, come affermano alcuni, un “no a tutto” tanto che, fra le osservazioni presentate, le nostre sono le uniche che contengono delle proposte migliorative, tuttavia il risultato non può che portare a una nostra bocciatura.