Anche Faenza ha voluto festeggiare, non solo simbolicamente, la “Giornata nazionale degli alberi” che ricorre, dal 2010, ogni 21 novembre.
Nella mattinata di oggi il Servizio Ambiente-Giardini dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina ha infatti piantumato sei nuovi platani nel giardino del plesso scolastico Carchidio-Strocchi, alla presenza di sei classi di scuola media inferiore: ognuna di queste ha assistito alla piantumazione del “proprio” platano, ora individuato da un apposito cartellino.
Gli studenti hanno partecipato con interesse potendo verificare di persona, con i loro insegnanti, come la piantumazione di un albero richieda numerosi accorgimenti al fine di garantirne il futuro “sviluppo sostenibile”, in primo luogo alla pianta ma anche a chi frequenterà quel luogo – nello specifico essenzialmente giovanissimi faentini – godendo dell’aspetto paesaggistico e dell’ombra di quell’albero.
E’ stato spiegato ai ragazzi come in passato gli alberi fossero fonte essenziale di energia durante i freddi inverni quando il fuoco dei camini era indispensabile per sopravvivere: solo una minoranza di ricchi poteva permettersi carbone e l’assoluta maggioranza ricorreva al legno o alla carbonella – sempre di origine vegetale, legno di carbone – per scaldare gli ambienti domestici e per cuocere quotidianamente il cibo. Per questo gli alberi e i boschi erano oggetto di attentissima cura e manutenzione al fine di poter continuare a sfruttarli senza privarsi della sorgente medesima. Come tocchiamo con mano giorno dopo giorno, alberi e piante sono altrettanto essenziali oggi per proteggere il territorio e l’ambiente in una fase di evidenti mutamenti climatici che comportano l’aumento esponenziale di fenomeni ed eventi estremi, principalmente trombe d’aria e piogge torrenziali.
Oggi – è stata la riflessione finale con gli studenti – serve una rinnovata cultura dell’albero, che tenda a rispettare la sua fisiologia. Le città sono fatte in primo luogo per gli uomini, ma l’uomo ha bisogno di alberi, anche in città.