Umberto Pascoli, 52 anni, atleta disabile di Marina Romea, ha vinto quest’anno la Maglia rosa di ciclismo della categoria H2 (una delle cinque categorie previste per i disabili modulata sul grado di gravità) e il campionato a squadre terminando 3 assoluti con la sua squadra, la Brancacicloni di Conegliano.
Oggi il sindaco Michele de Pascale e l’assessore allo Sport Roberto Fagnani lo hanno ricevuto in municipio per congratularsi e fargli dono di una medaglia ricordo. Con grande piacere hanno consegnato a Pascoli il riconoscimento, definendolo un esempio per la comunità e per lo sport e augurandogli successi e soddisfazioni sempre maggiori.
Umberto Pascoli, ripercorrendo i successi ottenuti nel corso dell’anno, ha raccontato la sua storia: da quando ha iniziato ad andare in bici 21 anni fa con le prime carrozzine, ma non si poteva ancora parlare di fare sport, trattandosi di semplici ausili per disabili, fino alle passeggiate sempre più lunghe e impegnative fatte con gli amici normodotati per puro divertimento.
“Poi – ricorda – la decisione di partecipare alla Firenze-Faenza: gli organizzatori erano inizialmente perplessi e dovetti fargli vedere la bici perché non era mai successo prima di allora che si presentasse un atleta disabile con un mezzo simile ma diverso”.
Da allora Umberto Pascoli non si è più fermato portando a termine oltre dieci di quelle competizioni e diventando l’atleta disabile che ne ha fatte di più di qualsiasi categoria; nel frattempo ha partecipato ad oltre 80 maratone, al Giro d’Italia e al campionato a squadre con la splendida vittoria della Maglia rosa.
“Ringrazio il mio sponsor – afferma orgoglioso – che è la Somec di Lugo per l’aiuto datomi e spero di riuscire a trovare altri sponsor per poter partecipare a un’altra sfida che è quella rappresentata dal campionato europeo”.
Intanto si gode la famiglia e la sua bambina Andrea Celeste di 9 anni, che lo segue e lo sprona e che ha partecipato insieme al papà, trainata su un carrettino, all’ ultima Maratona, quella di casa, a Ravenna, portata a compimento dall’ atleta in 2 ore e 47 minuti.