E’ stata una lunga traversata nel deserto quella del coordinamento provinciale di Forza Italia di Ravenna, che durante gli anni che hanno visto Massimo Palmizio alla guida del vertice regionale ha visto una contrapposizione particolarmente accesa fra il centro e la periferia, con tanto di ricorsi ai probiviri e veti incrociati. Oggi finalmente si volta pagina.
Palmizio, dopo non essere stato ricandidato per un nuovo mandato parlamentare si è dimesso dalla carica di coordinatore regionale e nella giornata di giovedi 28 settembre u.s. il deputato bolognese Galeazzo Bignami peraltro eletto al plurinominale proprio nella circoscrizione Romagna, fedelissimo della capogruppo al Senato Anna Maria Bernini, è stato nominato commissario regionale.
Il nuovo commissario, ritenendo fondamentale dotare immediatamente il partito di una struttura formale in gran parte annullata dall’azione di Palmizio, non ha perso tempo procedendo ad una serie di nomine.
Per quanto riguarda la provincia di Ravenna, il nuovo coordinatore provinciale è il faentino Bruno Fantinelli, che venne esautorato proprio da Palmizio e che torna al proprio ruolo.
Alla nomina di Bruno Fantinelli si aggiunge poi quella del capogruppo in consiglio comunale a Ravenna Alberto Ancarani che da oggi è chiamato al ruolo di Vicecommissario regionale al fianco dello stesso Bignami.
Nei prossimi giorni inoltre verrà costituito anche il nuovo coordinamento provinciale e verranno nominati, in accordo con i militanti locali, i nuovi coordinatori comunali, essendo decadute tutte le cariche a suo tempo nominate da Palmizio.
Ancarani e Fantinelli ringraziano il neocommissario Bignami e la Capogruppo al Senato Anna Maria Bernini per la fiducia che hanno loro accordato.
Finalmente dunque viene restituita anche nella provincia di Ravenna l’agibilità politica a coloro che hanno sempre creduto in Forza Italia. Proprio in ragione della fase non rosea a livello nazionale è ancora più importante che sul territorio la struttura sia radicata. Nei prossimi mesi, secondo il percorso già delineato dal Presidente Berlusconi e dal Vice Presidente Tajani, si svolgeranno in ogni caso i congressi provinciali e comunali che daranno ulteriore linfa alla struttura appena ricostituita.
Tante le sfide alle quali si dedicherà immediatamente il nuovo coordinatore: la più urgente è quella delle elezioni provinciali di secondo livello in programma il 31 ottobre. Le più importanti sono invece le sfide per i 14 comuni della provincia di Ravenna al voto nel 2019. Le possibilità di strappare Lugo, Cervia, Russi – solo a titolo di esempio – al centrosinistra sono tutt’altro che remote ed è necessario profondere in tale direzione il massimo impegno.