Vediamo un po’: Il primo cittadino da sempre si autoproclama il Sindaco di tutti, ma nei fatti è un abile giocatore politico, poco incline a vestire gli abiti dell’arbitro. E’ un dogma che parte, anche dal basso, da quelle stanze politiche .
La sconcertante iniziativa di una parte estremista di sinistra della città, ha deciso deliberatamente di cancellare scritte giudicate offensive e denigratorie, scritte che riportano a un periodo storico di guerra e dittatura. Stesso periodo, forse ancora più violento, vissuto nel mondo con gli stessi simboli che questi personaggi, alcuni con responsabilità educative, sfoggiavano con tanta disinvoltura in questa e altre occasioni. Il vero dramma è nel voler cancellare quelle scritte con un papocchio, con intere bombolette spray che hanno evidenziato e gravato con ulteriore sporcizia e confermando la mancanza di decoro urbano, senza soluzione del problema. Ricordo che quei muri, quei pannelli sono alcuni privati altri pubblici, spetta quindi ai preposti comunali garantire ordine e decoro.
Il Sindaco? Assente. Nessun comunicato di disapprovazione, nessuna presa di posizione in difesa della città e dei cittadini, quei cittadini che continuano a sentirsi offesi da chi dovrebbe rappresentarli e tutelarli, quei cittadini che non vengono neppure ascoltati con petizioni importanti come le 600 firme per una piazza a un nome illustre nel forese, ma fuori dall’orbita del partito maggioritario, piuttosto che le oltre 1.000 firme per una inutile e dannosa bretella a Porto Fuori.