Lunedì 17 settembre dalle ore 14 al Club Hotel Dante di Cervia si svolgerà un pomeriggio assembleare propedeutico alla fusione tra Confcooperative Ravenna e Confcooperative Rimini in un’unica Unione territoriale. Confcooperative Ravenna-Rimini, che avrà sede legale a Ravenna e uffici operativi a Ravenna, Rimini e Faenza, unirà rappresentanza e servizi, diventando così un unico riferimento per oltre 330 cooperative sul territorio.
Il pomeriggio congressuale si aprirà con una sessione privata in cui i cooperatori delegati delibereranno, separatamente, sullo Statuto della nuova Unione territoriale e sul presidente e il nuovo consiglio da proporre all’assemblea congiunta. Successivamente si aprirà la sessione pubblica che eleggerà i nuovi Organi e sarà occasione di incontro, per la prima volta, tra tutti i rappresentanti delle cooperative aderenti alle due associazioni territoriali. Il programma prevede la relazione del nuovo presidente, i saluti delle autorità e la proiezione del video «Confcooperative Ravenna-Rimini: il territorio, il progetto, i numeri». Il pomeriggio proseguirà con una tavola rotonda dal titolo «5 parole per 5 protagonisti» condotta dal giornalista di Rai1 Marco Frittella alla quale parteciperanno: Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna; Stefano Zamagni, docente di Economia Politica all’Università di Bologna; Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna; Fabiola Di Loreto, direttore generale di Confcooperative e Fabio Dubolino, portavoce dei giovani imprenditori di Confcooperative. Al termine è previsto l’intervento del presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini.
«Il processo di aggregazione – hanno sottolineato Carlo Dalmonte (presidente uscente di Confcooperative Ravenna) e Luca Bracci (presidente uscente di Confcooperative Rimini) – porterà a una riorganizzazione del personale che significa specializzazione delle professionalità, maggiore presenza sui territori e avviamento di economie di scala per contenere i costi a favore di nuovi investimenti sui servizi per le cooperative. In secondo luogo una struttura più snella e flessibile ci darà la possibilità di cogliere in maniera più tempestiva le opportunità del mercato e tramutarle in stimoli per le nostre cooperative. Infine, terzo ma non ultimo per importanza, unirsi è importante perché ci permetterà di diventare un sindacato d’impresa più rappresentativo nei rapporti con le istituzioni e di tutelare al meglio gli interessi delle nostre cooperative».