Arrestati i predatori di chiese che avevano colpito anche a Faenza, nella chiesa d San Francesco e in quella di San Domenico, nella scorsa primavera. Si tratta di un 34enne e di un 55enne residenti a Rimini, arrestati il 16 agosto scorso dai carabinieri di Ancona. I due uomini erano soliti entrare nelle chiese dell’Emilia-Romagna e delle Marche confondendosi fra i fedeli, per poi scattare foto alle opere d’arte da rubare. Fra i loro bottini calici, pissidi, corone e persino un pugnale dell’800 prelevato da una statua di una Madonna.

Secondo la Procura di Ancona, il 34enne sarebbe un ladro seriale, già denunciato per reati simili in passato, mentre il 55enne sarebbe stato ingaggiato dal malvivente solo con la funzione di “palo”. L’uomo è infatti un assistente scolastico e avrebbe accettato la proposta per arrotondare lo stipendio mensile.

Per sbarazzarsi della merce, il ladro era arrivato anche a proporre la refurtiva ad alcuni compro oro di Rimini, ricevendo però in alcuni casi anche dei rifiuti, vista la particolarità degli oggetti.

Ad incastrare il 34enne è stato un biglietto da visita proprio di un “compro oro”. I carabinieri erano già sulle tracce del ladro e dal medesimo esercizio commerciale avevano recuperato alcuni oggetti di natura religiosa, alcuni calici, che il ladro aveva provato ad alterare e a smontare per nasconderne la provenienza. Ai danni del 34enne è stata così disposta una perquisizione che, oltre a portare al rinvenimento nel portafoglio dell’uomo del biglietto da visita del “compro oro”, ha dato riscontro positivo, portando quindi all’arresto. Da quel giorno, sono iniziate le verifiche dei militari

A Faenza, la coppia aveva rubato una corona in argento, due calici e un ostensorio dalla chiesa di San Francesco, mentre dalla chiesa di San Domenico aveva prelevato una pisside e un altro calice. Al momento solo quest’ultimo reperto è stato recuperato dagli investigatori.