“Sulla Moschea delle Bassette, sul denaro che ne ha finanziato, prima l’acquisto del terreno dove oggi sorge il luogo di preghiera poi la corruzione, vi sono delle ombre. Con una richiesta di accesso agli atti e una lettera inviata al ministro degli interni Salvini, speriamo di chiarire alcuni aspetti poco chiari e se a Ravenna vengono rispettate le indicazioni sottoscritte dalla comunità islamica nel Patto Nazionale per l’Islam italiano” hanno dichiarato questa mattina durante un conferenza stampa congiunta Veronica Verlicchi de La Pigna e Gianfilippo Rolando della Lega.
Sarà la Guardia di Finanza a verificare, in seguito ad un esposto, la provenienza del denaro, e se al tempo della vendita del terreno tutto sia stato fatto senza leggerezze o favoritismi. – ha assicurato la Verlicchi”.
Sulla risposta del Ministro Salvini è intervenuto Rolando che ha spiegato che in una lettera a forma del neo prefetto di Ravenna Enrico Caterino, è stato assicurato che da parte delle realtà musulmane ravennati vi è la disponibilità a fornire informazioni e dati richiesti e che come previsto dal Decreto Minniti nei luoghi di culto islamici di Ravenna il sermone durante la preghiera viene tenuto in lingua italiana.