Gli investigatori della Squadra Mobile, coordinate dalla Sostituto Procuratore della Repubblica di Ravenna dr.ssa Cristina D’Aniello, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare di divieto di avvicinamento, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Ravenna, nei confronti di una donna 44enne romena.
Il provvedimento cautelare prevede il divieto per la 44enne di avvicinarsi ad un’assistente sociale dei Servizi di Russi, per atti persecutori, interruzione di pubblico servizio, lesioni e minaccia.
La donna rumena, che già nel 2015 era stata sollevata dalla patria potestà sulla figlia minore – di anni 10 – con provvedimento del Tribunale per i Minorenni di Bologna, ritenendo ingiusto tale provvedimento, avrebbe reiterato condotte vessatorie e minacciose nei confronti dell’operatrice e in particolare, il 17 luglio, avrebbe cagionato delle lesioni all’assistente sociale, costringendo le dipendenti della sede dei Servizi Sociali di Russi, all’interruzione del pubblico servizio.
Il provvedimento cautelare, prevede il divieto di avvicinarsi all’assistente sociale con obbligo di mantenere da lei una distanza di almeno 500 metri, sia dal luogo di lavoro che dalla residenza familiare.