Il quarto bando emanato nel luglio scorso dalla Regione nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020 per incentivare la nascita e lo sviluppo di aziende agricole condotte da imprenditori alle prime esperienze è oggetto di un’interrogazione presentata da Fabio Rainieri (Ln), che critica la scelta di fissare quale parametro da soddisfare per accedere ai contributi previsti quello di non superare la soglia di 250mila euro di dimensione economica, ritenendola penalizzante ai fini del ricambio generazionale.
Grazie alla consistente dotazione finanziaria (33,9 milioni di euro) – scrive il consigliere nell’atto ispettivo – il bando ha una importanza strategica per il sostegno all’agricoltura regionale e punta, in particolare, a incentivare il ricambio generazionale. Dei 33,9 milioni, infatti, 19,6 milioni sono destinati alle domande di primo insediamento, mentre 14,3 milioni vanno ai piani di sviluppo aziendale. La soglia di 250mila euro di dimensione economica, però – evidenzia il leghista – esclude dalla partecipazione al bando i giovani imprenditori che si insediano in aziende agricole di dimensioni superiori, presenti soprattutto nelle zone pianeggianti o pedecollinari. Di contro – sottolinea l’esponente del Carroccio – avvantaggia i giovani agricoltori che si insediano in piccole aziende presenti soprattutto in quelle zone montane considerate svantaggiate alle quali sono già riconosciuti punteggi più alti nella formazione della graduatoria.
Da qui l’iniziativa di Rainieri, che chiede alla Giunta regionale “i motivi per cui sia stato fissato un parametro che ostacola il ricambio generazionale tra imprenditori agricoli in pianura e se nei futuri bandi relativi al PSR 2014-2020 saranno previsti sostegni finanziari di cui potranno beneficiare anche giovani agricoltori che si insediano in aziende agricole di dimensioni economiche superiori alla limitata soglia di 250mila euro”.