Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, interviene sulla recente istituzione del divieto di svolta a sinistra sul ponte Cella per chi viene da Madonna dell’Albero.
Per Ancarani si tratta dell’”ennesima dimostrazione di quanto male sia stato gestito il territorio dalle giunte di sinistra che si sono succedute negli anni, consentendo a Madonna dell’Albero di espandersi notevolmente, incassando peraltro notevoli risorse economiche attraverso gli oneri di urbanizzazione, ma non facendo alcunchè per migliorarne i servizi e la viabilità. La stessa ristrutturazione del ponte, avvenuta pochissimi anni fa e già ampiamente ritardata ne è la dimostrazione visto che nessuno si è occupato di prevedere uno spazio per i velocipedi che anzi, dalla riparazione del ponte in poi hanno ancor meno spazio di prima”.
“Ma questo è abbondantemente secondario se si pensa all’attuale follia in sperimentazione – prosegue Ancarani – Quella che infatti si sta celebrando è la materializzazione dell’esistenza di abitanti di Madonna dell’Albero di Serie A e abitanti di Madonna dell’Albero di Serie B. I primi sono quelli che lavorano a Ravenna sud mentre i secondi sono quelli che lavorano o debbono andare verso Forlì o verso Ravenna Nord. Se infatti si pensa alla strada che debbono percorrere questi ultimi, ora magistralmente puniti anche con una telecamera come se le più gravi infrazioni di tutto il comune da qualche settimana a questa parte si svolgessero proprio a causa di quella follia, si comprende ben presto come la penalizzazione nei loro confronti sia enorme.
Secondo Ancarani “per risolvere il problema dell’imbuto mattutino e lasciare in essere quel divieto vi è una sola possibilità: quella di costruire una nuova rotatoria in una parte dello spazio agricolo a fianco del distributore di carburanti sulla Ravegnana, nello parte successiva ad esso per chi proviene da Forlì.
In tal modo anche coloro che si devono recare in direzione opposta a quella di Ravenna possono fare un percorso meno accidentato e meno tortuoso rispetto a quello, che non ho difficoltà a definire allucinante, che sono costretti a fare, con l’attuale demenziale soluzione. Ovviamente ciò non deve precludere lo spazio per l’eventuale ampliamento del distributore carburanti, ma ciò non toglie che non ci sia altra soluzione che quella. Peraltro anni fa questa mia proposta era già stata prospettata da un esponente del Comitato cittadino che tuttavia pare evidente non fosse sufficientemente allineato con i voleri dell’amministrazione di sinistra.
Sia ben chiaro: è del tutto irrilevante che i cittadini che al mattino partono da Madonna dell’Albero in direzione Forlì o Ravenna nord siano in un numero minore rispetto a quelli che vanno verso Ravenna. I primi come i secondi infatti quando hanno acquistato casa a Madonna dell’Albero, a seguito di un’espansione edilizia da cui le amministrazioni che si sono susseguite hanno incassato notevoli risorse, non sapevano certo che un giorno sarebbe arrivata questa “soluzione” che oggi rende il percorso verso Forlì o Ravenna nord una specie di barzelletta che non fa ridere. Insomma il Comune cambia le carte in tavola a chi era andato ad abitare a Madonna dell’Albero consapevole di avere una libertà di movimento che ora, di punto in bianco, viene preclusa.
Un Comune consapevole di rappresentare tutti i cittadini e non solo quelli che lo lodano dagli scranni più alti del comitato cittadino dunque non può che restituire ai cittadini di Madonna dell’Albero – sia quelli che considera di serie A sia quelli che considera di serie B – i notevoli oneri di urbanizzazione incassati procedendo a costruire una rotatoria come nell’immagine che allego. In caso contrario saranno le prossime amministrazioni di centrodestra a porre rimedio ad una simile follia”.