“È un accordo importante perché definisce nel nostro Distretto socio sanitario l’intesa tra la Regione Emilia-Romagna e Cgil Cisl Uil regionali sui temi della sanità e dell’assistenza sociale, che sono una priorità per i lavoratori, i pensionati e per tutti i cittadini dei comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo Terme e Solarolo.”
Esordiscono così Eolo Piancastelli della CGIL Faenza, Fabrizio Liverani della Cisl Romagna e Daniela Brandino della Uil di Ravenna illustrando i contenuti dell’accordo firmato nei giorni scorsi presso il Comune di Faenza dai sindacati confederali faentini, dalle relative federazioni dei pensionati, dal sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi in qualità di presidente del Comitato di Distretto e dalla dott.ssa Bianchin in qualità di direttore del Distretto. Alla stesura dell’intesa ha collaborato Fabio Anconelli, sindaco di Solarolo, che ha la delega alle politiche sociali all’interno dell’Unione comunale faentina.
La Regione Emilia-Romagna esercita le competenze di legge in materia di sanità e di assistenza sociale e si confronta con Cgil Cisl Uil regionali per la definizione del Piano Socio Sanitario Regionale.
Questo Piano viene poi calato nella realtà dei vari Distretti socio sanitari presenti in regione ed è in questo frangente che i sindacati confederali locali chiedono alle relative amministrazioni comunali specifici interventi socio sanitari in base alle necessità raccolte e in coerenza col Piano regionale.
In particolare, l’intesa raggiunta nei giorni scorsi a Faenza prevede l’individuazione di alcune priorità quali la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, l’innovazione di alcuni servizi alle famiglie come la domiciliarità infine la co-partecipazione alla spesa dei richiedenti i servizi in base alle capacità reddituali e patrimoniali.
Inoltre l’Unione comunale faentina si è impegnata affinché le strutture accreditate, che svolgono attività per conto delle amministrazioni pubbliche, applichino ai propri dipendenti i contratti di lavoro firmati dai sindacati maggiormente rappresentativi per evitare deplorevoli fenomeni di applicazione di contratti “pirata”.
Cgil Cisl Uil ritengono di aver dato risposte positive ai propri associati ed ai cittadini in genere in un periodo in cui ancora non si è usciti da questa lunga crisi economica e in cui le famiglie stanno affrontando difficoltà lavorative, finanziarie e sociali.
I sindacati confederali sono convinti che la prevenzione debba essere un asse fondamentale della strategia pubblica per mantenere una condizione sociale e sanitaria che consenta di mantenere coesa la società in questi anni di forti cambiamenti.